lunedì 31 marzo 2008

Inaugurata la Web Business School. Imparare a fare soldi online da oggi costa poco più di un pacchetto di caramelle.

Ci siamo! La Web Business School è online. Sono state già predisposte le prime due lezioni nell’aula psicologica. La prima è incentrata sulle tecniche di scrittura del Guerrilla Marketing, in particolare su un modello di copywriting persuasivo, ideale per sviluppare con profitto blog e minisiti. La seconda – indirizzata ad una specifica categoria dei fruitori della rete - svela il potere straordinario della regola del contraccambio, un’arma strabiliante che cantanti, cantautori e musicisti possono sfruttare al meglio sul web per raggiungere in breve tempo notorietà e successo, così come hanno già fatto alcuni gruppi musicali di cui si parla nella stessa lezione.

Per la prima volta in Italia si aprono le porte del web marketing avanzato in modalità contestuale. Da oggi non ci sono più preclusioni di spesa. Il visitatore che intende saperne di più su un argomento non deve più fare i conti con la sua tasca e magari rinunciare all’acquisto perché troppo costoso. La Web Business School permette di avere risposte concrete per questioni specifiche ad un costo pari più o meno a quello di un pacchetto di caramelle. E questo è semplicemente fantastico.

Diciamo subito che la logica non è quella di una scuola per tutti i ceti. Non si è voluto creare un discount degli infoprodotti. Il fatto che ogni lezione abbia un costo irrisorio non ha niente a che fare con la qualità degli interventi, che resta altissima e, per alcuni argomenti, molto esclusiva, ma piuttosto con un processo produttivo che abilmente abbiamo saputo ottimizzare e rendere economico e governabile grazie ad un’operazione strategica che io ho chiamato contestualizzazione degli argomenti. Cos’è??? È il segreto n. 1 della Web Business School. Per il momento non posso aggiungere altro. Sappiate soltanto che le lezioni in corso di pubblicazione sono tantissime e che molte sono basate su casi concreti di nostri lettori che hanno saputo cogliere in internet le giuste opportunità per crescere, per avere successo e per cambiare in meglio la propria vita.

giovedì 27 marzo 2008

Non cercare le solite scuse, se non fai soldi online è solo colpa tua!

C’è un cruccio nella testa di ogni web affiliate italiano, che è quello di spendere soldi con Google AdWords senza ottenere grandi risultati. Sull’argomento mi sono già soffermato il mese scorso (clicca qui). Ma ora ci ritorno per fare qualche ramanzina, che di tanto in tanto ci vuole.

Vuoi sapere una cosa? Quando mi scrive un affiliato e leggo tra le righe quella grande speranza mista a delusione, tipica di chi ha speso 40/50 euro di pubblicità senza aver venduto un infoprodotto, vorrei con un colpo di magia trasferire nella sua testa tutto quello che c’è da sapere per far funzionare le vendite, non tanto per renderlo felice, ma per fargli capire quali errori ha commesso e continua a commettere giorno dopo giorno. Purtroppo non basta un’email a fare tutto questo.

Internet è qualcosa di veramente straordinario. Tutti possono fare soldi online, e non è un modo di dire. Non ci sono preclusioni sociali o economiche. Non ci sono barriere per nessuno. Bastano veramente pochi euro per fare grandi, grandissime imprese. Ma se non hai un minimo di tecnicismo, porca miseria, non vai da nessuna parte.

Cosa vuol dire? Vuol dire quello che dico sempre, che per guadagnare di più devi imparare di più. Ci sarà un motivo se ogni sabato compro almeno 2 o 3 libri e qualche eBook? O lo faccio solo per spendere soldi? Secondo te?

Ricordalo, qualunque cosa tu voglia fare, internet è quello che ci vuole per te. Non ci sono dubbi! Ma devi sapere come si fa! E se non lo sai, DEVI IMPARARLO! Devi leggere, devi studiare, devi osservare quelli più bravi e capire cosa fanno, come le fanno e perché lo fanno. Non c’è niente di male ad avere qualcuno di riferimento e a seguirne le orme. Non devi necessariamente avere un’idea geniale tutta tua da mettere sul mercato. Puoi semplicemente copiarla, perfezionarla o reinventarla. Pensi che Bill Gates abbia inventato mai qualcosa di suo? Te lo dico io: no! Ha copiato tutto quello che c’era da copiare, e oggi non vuole nemmeno sentire più parlare di sistemi operativi. Il segreto dei web marketer milionari è navigare molto per trarre spunto dagli altri. Leggono, guardano, osservano e riescono a cogliere un’idea portentosa anche da una semplice interfaccia grafica. Capisci quello che sto cercando di dirti?

Il 24 maggio, a Padova, terrò un seminario sull’argomento, dal titolo “Guadagnare soldi con internet”. Si parlerà di tante cose interessanti e soprattutto di come far funzionare le vendite online, sia che si tratti di affiliazioni, sia che si tratti e-commerce diretto. Allora, se vuoi un consiglio, non cercare le solite scuse, del tipo: costa troppo, non ho tempo, come faccio etc.. Come dicono i predicatori della PNL, questi sono solo pensieri limitanti. Iscriviti subito e assicurati un posto in prima fila, perché se gli altri fanno soldi con internet e tu non ci sei ancora riuscito, c’è una sola spiegazione: qualcosa di veramente importante ti sta sfuggendo.

mercoledì 26 marzo 2008

Sta per nascere Web Business School, la scuola del web marketing contestuale

La settimana scorsa, nel post di augurio per le festività pasquali, ho anticipato qualcosa sulla Web Business School. Tutti si sono fatti la stessa domanda: cos’è? È un progetto sperimentale che ha lo scopo di rendere accessibili le informazioni in base a quelle che sono le esigenze concrete e contestuali degli operatori. Il termine “contestuale” lo troveremo spesso nella scuola. Anzi, si parlerà proprio di un marketing contestuale, tagliato cioè sulla singola e specifica fattispecie. Si parlerà anche di qualcosa di molto potente, che è il “Guerrilla Marketing”, una nuova e strabiliante scuola di pensiero che punta tutto sulle molteplici strategie del "mordi e fuggi" e su azioni di piccolo taglio che non hanno costi e che richiedono solo un po' di tempo, impegno, immaginazione e qualche abile strategia psicologica.

Questo progetto è davvero straordinario e nasce dalla considerazione che molto spesso basta una semplice informazione ad aprire la mente e a dare slancio creativo all'impresa. I grandi successi e le iniziative più memorabili della storia economica mondiale sono stati quasi sempre generati dall'intuizione di un momento. E' bastato vedere un fatto, capire una tecnica, apprendere un meccanismo, per far nascere idee geniali e farle fruttare al meglio in termini di business. Avere la possibilità di accedere a singoli dati strategici e di farlo sulla base di quelle che sono le proprie specifiche esigenze, permette a chiunque di rimanere concentrato sugli obiettivi (di non disperdersi) e di realizzare il proprio sogno di impresa in modo semplice, graduale e assolutamente economico.

Quante volte ti è capitato di leggere libri importanti, ma di utilizzare solo il 5% delle strategie ivi contenute? Quante volte hai comprato un eBook solo perché ti interessava sapere un fatto specifico? E quante volte, invece, non l'hai comprato perché non valeva la pena di spendere quei soldi per un solo argomento? Web Business School soddisfa bisogni singoli e contestuali, offrendo soluzioni giuste al momento giusto. Nessun argomento correlato, nessun discorso generale e onnicomprensivo. Solo risposte specifiche a questioni specifiche. Facciamo degli esempi. Quante keywords servono per una buona indicizzazione della pagina? Come si crea una piattaforma e-commerce senza spendere soldi pure se non hai conoscenze di programmazione? Cos’è la “Sezione Aurea” e cosa c’entra con la capacità seduttiva di una landing page? Cos’è una “one time offer”? Come si vende un servizio, una consulenza e tutto quello che non si vede? Decine, centinaia, migliaia di domande specifiche per esigenze contestuali. Questo è il campo d’azione della Web Business School.

La scuola è organizzata in tre aree tematiche: tecnica, psicologica e creativa. Ogni area corrisponde ad un'aula didattica, dove tutti possono accedere liberamente e prendere visione degli insegnamenti in corso. Le lezioni sono disponibili in formato PDF (scaricabili sul PC) ed hanno un costo davvero irrisorio.

PS: sapevi di poter essere visibile online e di poter avere migliaia di visitatori al giorno senza spendere soldi con Google AdWords? Nella Web Business School troverai una lezione specifica sull’argomento.

Quando scrivi un post c’è sempre uno stronzo che polemizza? Usa St’auglia e ti troverai bene!

Negli ultimi tempi mi ha scritto più di un affiliato per chiedermi come comportarsi con chi entra nel blog e lascia commenti anonimi decisamente offensivi. Sorpreso? Beh, se hai un blog e non ti è ancora capitato di ricevere degli insulti da anonimi commentatori, significa che sei alle prime armi e che devi ancora misurarti con il bello della blogosfera. Capita spesso infatti che insieme ai commenti più o meno favorevoli ad un post, ci siano anche quelli fermamente contrari, per non dire fortemente ostili, al punto da manifestarsi con veri e propri attacchi offensivi e personali.

Questo succede soprattutto quando si parla di argomenti relativi alla crescita e al successo, perché sono gli argomenti sui quali la gente ha troppe ferite aperte e profonde. Non fai in tempo a completare un articolo sulla “ricchezza” o sulle strategie che ti hanno fatto cambiare vita, che ti arriva tra capo e collo un’invettiva stratosferica in stile “illuministico”, che nemmeno a pagarle le fanno così bene. In genere è ricca di parole molto carine, del tipo: venditore di fumo, imbroglione, vaffanculo tu e le tue strategie ecc..

Peraltro, i toni sono così impetuosi ed aggressivi che non puoi fare a meno di domandarti se sei stato tu a scrivere qualcosa di sbagliato, oppure se chi ti ha commentato è un autentico stronzo. Il più delle volte è vera la seconda. Ma se non sei addestrato a ricevere gli insulti e le offese e a sentirti dire che sei un povero illuso che crede ancora nella favola dei guadagni su internet e che vuole darla a bere agli ingenui, il rischio è che alla fine ti fai prendere dallo sconforto, e chi la vince è proprio lui: lo stronzo illuminista.

Diciamo pure che questo è necessario, per vedere di che stoffa sei fatto. È una sorta di “battesimo di fuoco”. Se un po’ di bullismo virtuale è sufficiente a farti uscire di scena con la coda tra le gambe, allora vuol dire che sei uno facile alla resa, con una scarsa autostima, e che molto probabilmente finirai anche tu a scrivere improperi contro tutto ciò che si muove meglio e più di te.

Se, al contrario, reagisci sicuro e determinato agli insulti e agli attacchi deterrenti, perché vuoi dimostrare che i tuoi obiettivi sono veri, reali e che con il giusto impegno si possono raggiungere risultati eccellenti, allora sappi che hai già vinto e che la tua permanenza sulla rete è già di per sé un grandissimo successo.

Lo stronzo di turno lo troverai sempre, a qualunque livello, perché egli si riflette sulla tua condizione in maniera inversamente proporzionale al tuo successo. Significa che se tu credi in qualcosa di positivo, come la crescita, l’affermazione, la conquista di mete importanti, egli crede che la vita sia uno schifo e che il modo migliore per attraversarla sia quello “spalle al muro”. Purtroppo non è colpa sua. Gliel’hanno insegnato in famiglia e a scuola.

Vuoi un consiglio su come devi comportarti? Dai allo stronzo uno “St’auglia” di cuore. Salutalo in questo modo e vedrai che oltre ad allontanare ogni sua negatività con eleganza, tu stesso ti sentirai meglio. Eh sì, perché lo “St’auglia” è antistress e antidepressivo. Ti rende quell’ironia di cui c’è bisogno per affrontare ogni singola giornata e ti mette in uno stato di superiorità che nemmeno il più deleterio e funesto degli sfigati della blogosfera saprà attecchire sulla tua carica e sulla tua capacità di guardare sempre avanti, verso la meta del successo. Allora, non perdere tempo! St’auglia a tutta forza … e vedrai che i tuoi progetti andranno sempre meglio.

Ma cosa significa St’auglia?

venerdì 21 marzo 2008

Buona Pasqua a tutti!

A tutti voi amici, clienti, lettori, affiliati, concorrenti, visitatori (e motori di ricerca) auguro di cuore una Buona Pasqua, con l’auspicio che possa esserci per ognuno un momento sincero di raccoglimento spirituale. È importante, sapete? Serve per capire quanto di buono abbiamo fatto per noi stessi e per gli altri.

Approfitto anche per fare un augurio speciale a Marco Calì, che oggi è diventato padre di una bellissima bambina.

Infine, per farvi essere più solerti e curiosi durante queste festività, vi preannuncio una novità straordinaria di lavoro-casa.com. Si tratta della Web Business School, la prima ed unica scuola italiana interamente dedicata al web marketing contestuale e ai moderni sistemi di guadagno online. Per il momento non posso aggiungere altro. Dopo le feste vi dirò di più.

A presto!

martedì 18 marzo 2008

Business training: fare soldi con seminari, meeting ed eventi formativi.

In Italia ci sono ancora dei settori di impresa molto interessanti e ricchi di opportunità, nonostante siano poco conosciuti dal grande pubblico e per questo poco bazzicati da chi ha voglia di fare grandi cose ed è realmente in cerca di presupposti migliori per poter dare una svolta importante. Uno di questi è il business training, ovvero, quel mondo straordinario dove il profitto si costruisce sull’esigenza insopprimibile della gente di imparare, di crescere e di confrontarsi continuamente con chi ne sa di più.

Fare soldi in questo settore oggi è ancora più semplice grazie ad internet, il cui valore strategico si inserisce proprio nelle fasi tradizionali più critiche dello start up iniziale, riducendo sensibilmente i costi e accorciando le distanze con il cosiddetto break event point. Se un tempo, infatti, si prendeva a riferimento un triennio di attività per valutare insieme i fattori di spesa e di crescita di un’impresa, ovvero, per avere un bilancio programmatico attendibile tra i costi di impianto e il ritorno di investimento, oggi bastano 3 mesi per superare il punto d’analisi e mettersi in carreggiata con le aziende storiche del settore.

Ma cosa significa business training? Significa creare un’impresa che tragga profitto dal training, dalla formazione al successo, dall’addestramento nei settori della conoscenza dove la gente è disposta a pagare per saperne di più. In quest’ambito, il trainer non è un insegnante. O almeno non lo è nell’accezione più comune del termine. È piuttosto uno specialista che viene chiamato ad addestrare un gruppo di persone nello stesso campo di sua competenza. Per insegnare alla gente a fare bene qualcosa, occorre che quella cosa la sappia fare bene prima l’insegnante. Il trainer, dunque, è uno che fa quello che dice. I suoi insegnamenti vengono da fatti concreti e personali, e gli basta solo raccontarli per addestrare. Gli basta solo citarli per lasciare grandi segni di ricchezza.

La scuola italiana non è in grado di formare imprenditori. Tra il mondo reale degli affari e quello teorico della scuola esiste un’asimmetria spaventosa, e l’unico modo che si ha per acquisire competenza decisiva è quello di frequentare corsi specifici tagliati su misura. Quali? Quelli organizzati e tenuti da chi realmente fa business nello stesso settore.

Bisogna essere trainer per fare soldi col business training? Niente affatto! I trainer si trovano sul mercato. Ce ne sono per ogni campo di attività. Quello che serve invece è una buona capacità organizzativa e un manuale completo che ti guidi passo passo nella creazione di eventi formativi strepitosi e di successo.

giovedì 13 marzo 2008

Guadagnare soldi con internet, finalmente in aula il 24 maggio

Sai cosa succede quando qualcuno si cimenta per la prima volta con il business online? Compie subito un centinaio di mosse sbagliate nel giro di poche settimane. È fisiologico. Sbaglia tutto dalla A alla Z ad una velocità impressionante. Il primo errore, ad esempio, lo commette col nome del proprio sito/blog. Opta per un dominio che al 100% è quello sbagliato. Poi fa seguire errori sui testi, sulla grafica, sui tag, sulle campagne pubblicitarie, sulle affiliazioni, sui banner, sull’usabilità etc.. Così le certezze e le speranze del primo giorno, proprio come nel gioco del domino, cadono impietosamente una dietro l’altra. E quello che rimane alla fine sul campo è solo l’immagine desolante di un sistema che non funziona. A questo punto commette l’ultimo errore, quello più grande di tutti: rinuncia! Abbandona ogni cosa senza rendersi nemmeno conto di avere commesso più strafalcioni lui sul web che Luca Giurato in televisione. Manda tutto a quel paese e maledice il giorno in cui ha creduto ingenuamente di poter cambiare la sua vita, di potersene stare a panciolle ad aspettare che i soldi piovessero dal cielo sul suo conto in banca. Vuoi vedere che forse aveva ragione l’amico sfigato quando diceva che i soldi se li fa solo chi ha i soldi e che se non ti fai un culo così dalla mattina alla sera forse sei solo un povero illuso?

Ecco, questo è più o meno quello che succede al coglione di turno. Legge qualcosa su internet, crede di avere capito, sbaglia tutto, si convince che è tutta una fregatura e se ne va. Vuoi sapere come la penso? Meno male che è così, perché il business web è un pò come il forex trading: se qualcuno vince, qualcuno perde. Non possono vincere tutti.

Tu chi vuoi essere? Quello che vince o quello che perde?

Mentre rifletti su questa domanda, sappi che il business web è una realtà molto concreta e che decine di migliaia di persone in Italia si sono arricchite grazie ad internet. Per farlo devi prima di tutto imparare. Non puoi pensare di fare qualcosa senza avere le giuste nozioni tecniche per farlo. La mente umana è un congegno molto potente, e tutto quello che impara lo trasforma in procedure automatiche, come il fatto di andare in bicicletta. Dimenticheresti come si fa? No! Perché lo hai imparato. E allora perché pensi che il business web possa essere praticato senza essere prima studiato ed imparato?

Ti do un’informazione importante. Sabato, 24 maggio 2008, a Padova, si terrà il primo seminario della Carlo D’Angiò Communication su come “Guadagnare soldi con internet”. È un evento straordinario che ti consiglio di non perdere, perché si parlerà di e-commerce, di persuasione web, di linguaggio seduttivo, di tecniche avanzate di vendita online e di tanti altri argomenti interessanti per il tuo business e per la tua crescita personale ed economica. Non mancare!

lunedì 10 marzo 2008

Siamo sicuri che conviene portare i soldi in banca?

Oggi si parla molto delle difficoltà economiche del nostro Paese e delle centinaia di migliaia di persone che ogni mese devono pagare la rata del mutuo e non hanno i soldi per farlo. I media cominciano a trattare l’argomento con maggiore frequenza, e l’attenzione ricade sempre di più sulle banche, su quello che fanno, su quello che dicono e soprattutto su quello che “non dicono”. Nella maggior parte dei casi, infatti, chi ha stipulato mutui a tasso variabile si è ritrovato drammaticamente schiacciato da un aumento insostenibile dei tassi e delle rate. E così anche gli investimenti suggeriti si stanno rivelando per lo più dei grossi fallimenti. Si poteva prevedere un disastro del genere?

Marco Calì lo ha fatto in tempi non sospetti. Nel suo libro “Retroscena Bancario – Tutto quello che le banche non dicono”, spiega senza peli sulla lingua perché le banche operano in un certo modo e quali meccanismi scaltri e sopraffini vengono usati per propinare alla gente soluzioni che di vantaggioso hanno solo le commissioni per ogni filiale. Il metodo usato da Marco per analizzare e spiegare il retroscena bancario è quello di un consulente finanziario esperto che dopo essersi stancato di giocare per conto del più forte, inizia a dire le verità nascoste del sistema e a svelare trucchi ed espedienti per tutelare i propri risparmi e quelli degli altri. Forse sarà anche per questo che i più importanti siti dell’alta finanza italiana, dopo averlo ospitato per poco, hanno deciso di bannarlo e di non permettergli più di lasciare in giro per la rete ulteriori affermazioni scomode. Sono davvero così scomode le cose che dice? E per chi?

Senz’altro il libro più attuale di quest’ultimo decennio, lo consiglio a chiunque voglia saperne di più sui propri risparmi e sulla politica di raccolta denaro delle banche italiane.

martedì 4 marzo 2008

Una tecnica potente per scrivere post di grande fascino

Hai fatto caso che su alcuni blog, una volta che hai cominciato a leggere, non riesci più a staccarti? Chi scrive è talmente bravo che non solo cattura sin da subito la tua attenzione, ma riesce con i suoi fraseggi da incantatore a crearti un’aspettativa straordinaria, per lo più fatta di curiosità e di sollecitazioni appassionanti. Cosicché non vedi l’ora di sapere quello che segue, e arrivi alla fine senza che nemmeno te ne accorgi.

Come si fa a scrivere in questo modo? Quale tecnica usano i più bravi per suscitare l’interesse e la curiosità delle persone e per mantenere viva quest’attenzione per tutto il tempo necessario? Oggi ti svelo questo poderoso segreto, che solo chi ha acquistato “Guadagnare soldi con internet – Premium” conosce bene, perché è uno degli argomenti su cui mi sono soffermato molto a proposito della persuasione.

Scrivere per un blog non è come scrivere per un giornale o per una rivista. La predisposizione psicologica del visitatore non è quella di un normale lettore. C’è un ritmo quasi frenetico dettato dell’egemonia del mouse, dove tutto quello che non appassiona nei primissimi decimi di secondo viene cancellato definitivamente con un solo clic. Ma vediamo bene di cosa si tratta.

Già con la “Tecnica della piramide capovolta” abbiamo capito che è sempre meglio cominciare un post dall’argomento più importante, perché la gente vuole arrivare subito al nocciolo della questione. E fin qui niente di nuovo rispetto alle tradizionali tecniche giornalistiche, seppure la piramide capovolta di un blog esige modelli più avanzati di concretezza. L’elemento strabiliante di una comunicazione scritta efficace, che sappia cioè agganciare il pensiero fugace del visitatore e trascinarlo senza mezze misure sul piano divulgativo di chi scrive, è il mistero. Proprio così! Lo ha dimostrato un grande scienziato della persuasione, l’americano Robert B. Cialdini, il quale, dopo avere confrontato centinaia di testi, ha scoperto che alla base di una comunicazione scritta efficace e persuasiva c'è una tecnica speciale. L'ha chiamata Tecnica del giallo, quella che introduce una vicenda misteriosa all’inizio della storia, ci ritorna durante lo svolgimento e rivela la soluzione alla fine. I romanzi gialli possiedono una grande forza di attrazione, perché creano il bisogno di sapere come andrà a finire. Il lettore che si incuriosisce di fronte all’informazione inaspettata non sarà capace di staccarsene se questa viene somministrata con la strategia del mistero.

Ora sai cosa devi fare per migliorare l’appetibilità e il fascino dei tuoi post. All’inizio non è facile, soprattutto se non sei abituato. Come ogni tecnica, anche qui ci vuole esercizio, esercizio e poi ancora esercizio. Ti consiglio di leggere tutto quello che trovi su questa tecnica potentissima (compresi i romanzi gialli). Ma sappi che una volta che ci hai fatto la mano i risultati saranno davvero impressionanti.

domenica 2 marzo 2008

I professionisti italiani sono refrattari al business online. Farebbero meglio a deprogrammare!

L’asimmetria economica italiana

In Italia esiste un’asimmetria spaventosa tra il sistema economico tradizionale e quello che invece si sta sviluppando sotto l’egida potentissima del web 2.0. Che significa? Significa che se da un lato ci sono problemi di disoccupazione, di crisi economica, di caro vita, di banche, di mutui etc., dall’altro c’è un meccanismo di prosperità e di business online che crea flusso economico e che sposta miliardi di euro con un solo clic del mouse. La cosa assurda è che nel sistema dell’Italia che non funziona vi sono i pilastri dell’economia di un tempo, come i professionisti italiani (avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro etc.), che nemmeno sanno dell’esistenza di questo gigantesco mercato del digitale e che continuano ad avere un atteggiamento piuttosto refrattario verso le moderne tecnologie.

I professionisti devono acquisire consapevolezza

Quando in Italia si decise di trasmettere online le dichiarazioni dei redditi, i professionisti del settore hanno vissuto momenti di vero panico. E seppure oggi tutti gli studi sono attrezzati per compiere in modo diligente gli adempimenti telematici, non tutti i professionisti sono in grado di concludere autonomamente le operazioni richieste. Il più delle volte sono state create nuove postazioni di lavoro, nuovi profili di collaborazione, e il massimo sforzo che ha saputo compiere il vecchio consulente è stato quello di mettersi alle spalle dei nuovi arrivati, un po’ ansioso per quello che non riusciva a capire, ed un po’ orgoglioso di avere comunque risolto il problema grazie all’ampliamento dello staff. Ma è sufficiente avere un team di esperti per tenere sotto controllo le dinamiche dei mercati? No, se non si è competenti in prima persona. L’economia nazionale, quella delle piccole e medie imprese, peggiora giorno dopo giorno, e se i professionisti nell’era del digitale non acquisiscono la consapevolezza di tutto ciò che non sanno, il made in Italy, con tutto quello che gira intorno, sarà sempre meno competitivo.

Dove casca l’asino?

Il professionista non è solo un esecutore (almeno, questo è quello che dice nei meeting di categoria). Egli vanta di essere un soggetto propulsore, capace di dare un valido contributo al sistema delle imprese. Il che è vero se rimaniamo nei mercati tradizionali. Pensa a un giovane imprenditore, con idee pazzesche, che non ha soldi per cominciare e che grazie all’intervento di un consulente riesce a trovare i fondi che gli servono. Non ci sono dubbi! I benefici che derivano da una buona consulenza sono davvero tanti. Ma che succede se lo stesso imprenditore vuole fare business online? Qual è il ruolo propulsivo di un vecchio consulente in questo nuovo contesto? Ed è qui che casca l’asino! Se non sai che esiste un mondo d’affari esorbitante che si muove nei cavi di linea, o via etere, lungo tutto lo stivale italiano, non riesci nemmeno a capire di cosa sta parlando l’imprenditore, quali sono i suoi obiettivi e dove vuole arrivare. E lo sforzo di fare finta di capire non farà altro che peggiorare la situazione.

Internet è molto di più

Internet non è solo un modo obbligato per trasmettere la dichiarazione dei redditi. Non è solo uno strumento di ricerca o di pagine gialle. Come non è solo un sistema per prenotare un appuntamento all’Agenzia delle Entrate o per comunicare all’INAL e al Collocamento la cessazione di un rapporto di lavoro. Internet è molto di più. È un congegno straordinario per creare rendite online grazie alle proprie specifiche competenze. È rapido, senza costi e non ha limiti. Chi lo sa usare può raggiungere veramente traguardi impensabili.

Deprogrammare la mente

Il mio consiglio per i colleghi professionisti che vogliono cominciare a fare business in questo settore è quello di deprogrammare la mente. Fare in modo, cioè, di mettere in discussione le vecchie abitudini e il vecchio modo di pensare e di provare a guardare al di là di quello che hanno sempre saputo. Facciamo solo un esempio su come ricevere i pagamenti. Cos’è PayPal? Un sistema che permette di ricevere pagamenti online da ogni parte del mondo grazie ad una semplice email. Può servire una cosa del genere ad un professionista che molte volte si sposta dall’ufficio solo per incassare la parcella? E se PayPal è il sistema numero uno al mondo per ricevere pagamenti con carta di credito, potrebbe essere questa un’informazione utile da propinare strategicamente ai propri clienti? Ora mettici che PayPal ti paga se qualcuno apre un account grazie alla tua informazione. Cosa faresti? Io al tuo posto deprogrammerei ... perché ne vale proprio la pena.

Effettua la registrazione a PayPal e inizia ad accettare pagamenti tramite carta di credito immediatamente.