Si può parlare di Etica in un contesto di transazioni online? Si possono far convergere su uno stesso piano i principi della correttezza e della moralità con le tecniche e le abilità manipolative di chi usa l’informazione e la parola scritta (copywriting) per incidere sui processi decisionali della gente?
Messa così, sembra una questione difficile, soprattutto quando si cerca di analizzare un fenomeno oramai così diffuso come quello dell’Internet Marketing, senza avere dei parametri di riferimento seri ed oggettivi. Cosa voglio dire? Che non si può parlare di Etica in assenza di una chiara definizione del concetto di VENDITA. Perché la vendita è il FATTO principale intorno al quale si dipanano i comportamenti e le considerazioni, i giudizi e le valutazioni, gli apprezzamenti e le critiche.
Definiamo dunque prima questo FATTO, cercando di non allontanarci dai comportamenti condivisi, che sono quelli regolati dal Codice Civile italiano, secondo cui, all’art. 1470, la vendita è il contratto che ha per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa o il trasferimento di un altro diritto verso il corrispettivo di un prezzo.
Straordinario capolavoro di tecnicismo e di precisione linguistica, quella del codice è una definizione che non da molto spazio ai dubbi interpretativi. Si trasferisce una cosa o un diritto verso il corrispettivo di un prezzo. Parafrasando il tutto, tu scarichi e leggi il mio eBook ed io prendo i tuoi soldi. Semplicissimo!
C’è un solo passaggio che ancora non abbiamo visto, ed è l’accordo, il contratto che ha per oggetto il trasferimento ... quello che i giuristi chiamerebbero la ragione sinallagmatica di tutta questa storia. Ovvero, il nesso di reciprocità su cui si basa ogni transazione, la corrisposta accettazione degli impegni derivanti dall’accordo.
Sic et simpliciter significa che io do questa cosa a te, se tu dai questa cosa a me. L’accettazione reciproca della condizione do ut des (o anche, per i servizi, do ut facias) è il sinallagma che perfeziona l’accordo.
Questa è l’Etica. Dare al cliente, in cambio di un corrispettivo (prezzo), quello di cui ha bisogno, senza togliere o aggiungere altro, è un comportamento etico. Confucio diceva: non fare agli altri quello che non vuoi venga fatto a te! Più o meno 500 anni più tardi arrivò un altro di nome Gesù e disse: fai ad altri quello che vorresti che gli altri facessero a te. Due uomini straordinari, il primo parlava di non fare, il secondo di fare. Il primo diceva non muoverti, non fare danni; il secondo, se proprio devi muoverti, fallo aiutando gli altri.
Confucio
Non vendere un infoprodotto scadente, che non aiuta le persone ... che tu non compreresti.
Gesù
Vendi un infoprodotto che aiuti le persone a vivere meglio e a stare bene, che tu compreresti.
Messa così, sembra una questione difficile, soprattutto quando si cerca di analizzare un fenomeno oramai così diffuso come quello dell’Internet Marketing, senza avere dei parametri di riferimento seri ed oggettivi. Cosa voglio dire? Che non si può parlare di Etica in assenza di una chiara definizione del concetto di VENDITA. Perché la vendita è il FATTO principale intorno al quale si dipanano i comportamenti e le considerazioni, i giudizi e le valutazioni, gli apprezzamenti e le critiche.
Definiamo dunque prima questo FATTO, cercando di non allontanarci dai comportamenti condivisi, che sono quelli regolati dal Codice Civile italiano, secondo cui, all’art. 1470, la vendita è il contratto che ha per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa o il trasferimento di un altro diritto verso il corrispettivo di un prezzo.
Straordinario capolavoro di tecnicismo e di precisione linguistica, quella del codice è una definizione che non da molto spazio ai dubbi interpretativi. Si trasferisce una cosa o un diritto verso il corrispettivo di un prezzo. Parafrasando il tutto, tu scarichi e leggi il mio eBook ed io prendo i tuoi soldi. Semplicissimo!
C’è un solo passaggio che ancora non abbiamo visto, ed è l’accordo, il contratto che ha per oggetto il trasferimento ... quello che i giuristi chiamerebbero la ragione sinallagmatica di tutta questa storia. Ovvero, il nesso di reciprocità su cui si basa ogni transazione, la corrisposta accettazione degli impegni derivanti dall’accordo.
Sic et simpliciter significa che io do questa cosa a te, se tu dai questa cosa a me. L’accettazione reciproca della condizione do ut des (o anche, per i servizi, do ut facias) è il sinallagma che perfeziona l’accordo.
Questa è l’Etica. Dare al cliente, in cambio di un corrispettivo (prezzo), quello di cui ha bisogno, senza togliere o aggiungere altro, è un comportamento etico. Confucio diceva: non fare agli altri quello che non vuoi venga fatto a te! Più o meno 500 anni più tardi arrivò un altro di nome Gesù e disse: fai ad altri quello che vorresti che gli altri facessero a te. Due uomini straordinari, il primo parlava di non fare, il secondo di fare. Il primo diceva non muoverti, non fare danni; il secondo, se proprio devi muoverti, fallo aiutando gli altri.
Confucio
Non vendere un infoprodotto scadente, che non aiuta le persone ... che tu non compreresti.
Gesù
Vendi un infoprodotto che aiuti le persone a vivere meglio e a stare bene, che tu compreresti.
Fai queste cose e stabilisci un prezzo affinché la gente che è disposta ad accettare le tue condizioni possa riceverne una giusta contropartita. Solo in questo modo il tuo InfoMarketing sarà sempre ETICO ... al 100%.