sabato 31 maggio 2008

Etica & InfoMarketing

Si può parlare di Etica in un contesto di transazioni online? Si possono far convergere su uno stesso piano i principi della correttezza e della moralità con le tecniche e le abilità manipolative di chi usa l’informazione e la parola scritta (copywriting) per incidere sui processi decisionali della gente?

Messa così, sembra una questione difficile, soprattutto quando si cerca di analizzare un fenomeno oramai così diffuso come quello dell’Internet Marketing, senza avere dei parametri di riferimento seri ed oggettivi. Cosa voglio dire? Che non si può parlare di Etica in assenza di una chiara definizione del concetto di VENDITA. Perché la vendita è il FATTO principale intorno al quale si dipanano i comportamenti e le considerazioni, i giudizi e le valutazioni, gli apprezzamenti e le critiche.

Definiamo dunque prima questo FATTO, cercando di non allontanarci dai comportamenti condivisi, che sono quelli regolati dal Codice Civile italiano, secondo cui, all’art. 1470, la vendita è il contratto che ha per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa o il trasferimento di un altro diritto verso il corrispettivo di un prezzo.

Straordinario capolavoro di tecnicismo e di precisione linguistica, quella del codice è una definizione che non da molto spazio ai dubbi interpretativi. Si trasferisce una cosa o un diritto verso il corrispettivo di un prezzo. Parafrasando il tutto, tu scarichi e leggi il mio eBook ed io prendo i tuoi soldi. Semplicissimo!

C’è un solo passaggio che ancora non abbiamo visto, ed è l’accordo, il contratto che ha per oggetto il trasferimento ... quello che i giuristi chiamerebbero la ragione sinallagmatica di tutta questa storia. Ovvero, il nesso di reciprocità su cui si basa ogni transazione, la corrisposta accettazione degli impegni derivanti dall’accordo.

Sic et simpliciter significa che io do questa cosa a te, se tu dai questa cosa a me. L’accettazione reciproca della condizione do ut des (o anche, per i servizi, do ut facias) è il sinallagma che perfeziona l’accordo.

Questa è l’Etica. Dare al cliente, in cambio di un corrispettivo (prezzo), quello di cui ha bisogno, senza togliere o aggiungere altro, è un comportamento etico. Confucio diceva: non fare agli altri quello che non vuoi venga fatto a te! Più o meno 500 anni più tardi arrivò un altro di nome Gesù e disse: fai ad altri quello che vorresti che gli altri facessero a te. Due uomini straordinari, il primo parlava di non fare, il secondo di fare. Il primo diceva non muoverti, non fare danni; il secondo, se proprio devi muoverti, fallo aiutando gli altri.

Confucio
Non vendere un infoprodotto scadente, che non aiuta le persone ... che tu non compreresti.

Gesù
Vendi un infoprodotto che aiuti le persone a vivere meglio e a stare bene, che tu compreresti.

Fai queste cose e stabilisci un prezzo affinché la gente che è disposta ad accettare le tue condizioni possa riceverne una giusta contropartita. Solo in questo modo il tuo InfoMarketing sarà sempre ETICO ... al 100%.

sabato 24 maggio 2008

Edy Moretti: da Clickbank attualmente percepisco una somma che varia da 2.000 a 3.000 dollari al mese ...

Questa email mi è arrivata il 21 maggio. La pubblico, su autorizzazione dell’autore Edy Moretti, perché è una testimonianza straordinaria di come si possono fare i soldi con clickbank senza badare alle innumerevoli speculazioni teoretiche sull’affiliate marketing che in questi ultimi mesi hanno dato luogo a delle vere e proprie sceneggiature da teatrino dei poveri.

“Ciao Carlo
Ti ringrazio per esserti interessato al mio caso.

Clickbank ha mandato un pò in crisi la mia commercialista, per questo mi sono rivolto a te.

Premetto che io gestisco da oltre 10 anni un'attività commerciale regolarmente iscritta al registro esercenti il commercio, e sono titolare di partita IVA.

Ho chiesto alla mia commercialista come potevo inquadrare dal punto di vista fiscale gli incassi che ottengo da Clickbank, ma finora non mi ha dato una risposta precisa, mi ha detto che si deve informare, che è una cosa nuova, che nessuna sa nulla,....

Attualmente percepisco 1000-1500 dollari per assegno (ogni 15 giorni), quindi una somma che varia da 2000 a 3000 dollari al mese.

Per il mese di aprile ad esempio ho percepito un totale di $2547, a questa cifra bisogna togliere le spese pubblicitarie sostenute con Adwords che solitamente ammontano al 30-50% dell'importo degli assegni.”

Sulla questione fiscale degli infomarketer italiani, che non riguarda solo i redditi derivanti dall’estero, ci siamo già messi al lavoro per dare a tutti una risposta pratica ed esauriente. Nelle prossime settimane avrete ulteriori dettagli.

Rispetto ai guadagni di Edy con l’affiliazione a clickbank e alla possibilità di usare uno strumento così potente per creare entrate automatiche di denaro, penso di non dover aggiungere altro, se non che Edy ha acquistato a suo tempo una guida sull’argomento, dal titolo “Clickbank – Il Segreto per Fare Soldi Online in meno di 30 minuti”.

mercoledì 21 maggio 2008

Attenzione alla qualità degli infoprodotti, altrimenti non si va da nessuna parte.

Il mercato degli infoprodotti è in espansione! Ma per quanto tempo ancora? Ed in quale segmentazione? Queste domande bisogna farsele, perché l’Italia è piccola e la mentalità delle persone che la popolano lo è ancora di più rispetto ad internet.

In un modo o nell’altro, grazie al lavoro di alcuni precursori dell’infomarketing, oggi anche da noi è stato compreso il valore commerciale dell’informazione. I prodotti informativi sono a basso costo, rapidi da fabbricare e ad alto consumo di tempo per i concorrenti che intendono duplicarli. È stato dimostrato che in altri settori i prodotti lanciati con le telepromozioni hanno un tempo di vita utile di circa tre mesi prima che gli imitatori invadano il mercato. L’informazione invece richiede più tempo per essere contraffatta, e questo permette di avere periodi più lunghi di vendita esclusiva.

Ok! Ma qual è la segmentazione di mercato degli infoprodotti italiani? Qualcuno direbbe: quella delle persone interessate alla crescita personale, professionale ed economica (diciamo pure un settore comodo). Non basta! Occorre definire chi sono queste persone, come vivono, che lavoro fanno.

Un’indagine del genere, molto probabilmente, darebbe dei risultati inquietanti. Perché è possibile che gli infoprodotti italiani facciano un percorso a circuito chiuso. È possibile, cioè, che chi li compra faccia parte della stessa cerchia di chi li produce.

Mercato piccolo + segmentazione chiusa = involuzione del mercato. Di qui a breve si rischia il collasso, nonostante le dichiarazioni di exploit fatte da chi ha interesse a far passare certe notizie basate solo sull’apparenza.

Il punto è la qualità degli infoprodotti. La qualità delle proposte, dei contenuti e anche della forma. Lanciare sul mercato un eBook significa mettere in circolo un prodotto letterario. E come tale, prima ancora di occuparci dei contenuti, deve superare almeno la soglia della competenza sintattica e grammaticale. Ma se diamo uno sguardo in giro, anche nelle landing page dei produttori più noti, sembra che il ruolo della lingua italiana sia stato completamente soppiantato dal fatto di propinare a tutti i costi l’informazione. È vero, ad esempio, che al lettore che vuole fare soldi con eBay interessa conoscere i trucchi dei power seller e non come questi siano stati scritti. Ma se li scrivi male, forse corri il rischio di essere letto solo dal tuo compagno di banco e non anche da chi invece ha bisogno di acquisire fiducia verso un prodotto agli esordi. Chi sta fuori da questo mondo, infatti, non sa che dietro poche righe di un PDF possa esserci una strategia straordinaria per cambiare vita. Quindi giudica e valuta le cose per come gli si presentano. E cosa pensa quando in prima battuta legge dozzine di strafalcioni grammaticali?

La scrittura è come un bel vestito, se è di qualità conferisce una buona immagine. E se l’abito fa il monaco, i testi deturpati dall’incompetenza linguistica non fanno nemmeno un chierichetto.

Per avere un futuro, gli infoprodotti devono sbarcare sui territori inesplorati del mercato. Devono entrare nei computer dei lettori di qualità. Altrimenti, rimangono sempre e solo il tentativo scalmanato di uno smanettone che vuole racimolare qualche soldo online.

Se volete un consiglio, ora è il momento di pensare alla qualità.

lunedì 19 maggio 2008

Cos’è la scrittura empatica?

Sei mai entrato nello stato d’animo del tuo interlocutore? Beh, se l’hai fatto sei di sicuro un tipo empatico. La parola deriva dal greco "εμπαθεια" (empateia), che veniva usata per indicare il rapporto emozionale di partecipazione che legava l'autore-cantore al suo pubblico. Ed oggi si pone all’attenzione di chi scrive e comunica sul web, dove ogni strategia, anche la più banale, deve passare attraverso un uso abile e consapevole delle parole scritte.

Riuscire a capire quello che gli altri provano a livello emotivo mentre interagiscono con te non è cosa da poco. Chi ci riesce infatti ha il grande potere di comunicare in modo efficace e di lasciare quella piacevole sensazione che ognuno apprezza, del tipo finalmente uno che mi capisce!

E chi non ci riesce? Semplice, può imparare a farlo!

Esistono delle tecniche per scrivere in modo empatico. Sono quelle usate dai prestigiatori della parola, che una volta imparate hanno il potere di farti entrare direttamente nelle mente e nel cuore del lettore e di rendere le tue landing page dei veri e propri “convertitori automatici”. Usare la forza dell’empatia per comunicare con gli altri significa ottimizzare le “call to action” ed aumentare i risultati (vendite, iscrizioni, richiesta di preventivi etc.).
Quanto vale tutto questo sul web? Tantissimo! Lo dice anche una vera studiosa dell’empatia applicata alle web letter. Sto parlando di uno dei massimi esperti italiani sull’argomento, il cui nome sarà svelato solo fra qualche giorno, che ha scritto per noi di lavoro-casa.com una straordinaria lezione dal titolo: “I segreti della scrittura empatica nel web”. Si tratta di un mini eBook che pubblicheremo a breve e che potrete scaricare come al solito sul vostro PC direttamente dall’aula psicologica della Web Bisuness School.

sabato 10 maggio 2008

Se ogni sito viene valutato al primo impatto, cos’è l’effetto ALONE?

Stamattina mi ha chiamato il mio giovane amico Bruno Esposito, un ragazzo di 17 anni che grazie ad internet sta facendo cose veramente straordinarie. Abbiamo parlato a lungo di quello che più ci accomuna, ovvero, della capacità seduttiva di un minisito e, in particolare, dell’eye-tracking e dell’importanza di fare dei test prima di lanciare una qualunque azione di tipo online.

Ma cos’è l’eye-tracking? Tecnicamente è il tracciamento del percorso visivo del visitatore. Ma Bruno direbbe molto più semplicemente che si tratta di prevedere dove il visitatore guarderà a primo impatto.

È un test, dunque, una valutazione che ciascuno dovrebbe compiere per migliorare l’usabilità delle proprie landing page. Alcuni studi recenti hanno dimostrato che un sito viene valutato al primo impatto entro i primissimi decimi di secondo. È evidente che in un lasso di tempo così breve non possono avvenire valutazioni a livello cosciente. È solo una questione di “prima impressione”. Ma è ciò che determina la predisposizione del visitatore. Un sito accattivante può trattenere il visitatore più a lungo. E questo permette di avere più tempo a disposizione per destare il suo interesse con testi e informazioni. Al contrario, un sito trascurato, con un’interfaccia grafica di pessima fattura, rende una cattiva immagine, e tutto quello che si avrà da dire all’interno del sito non sarà neanche letto, perché il visitatore non si sente conquistato e abbandona la pagina.

Come approfittare del fatto che le prime valutazioni avvengono a livello superficiale e, al contrario, non lasciare da subito una cattiva impressione nell’utente? Spesso la scelta migliore è affidarsi a professionisti, grafici e web designer di provata esperienza. Anche se non basta il buon gusto e l’abilità grafica a creare pagine che vendono. Ci sono decine di piccoli accorgimenti – incluso un buon copywriting – che spesso nemmeno si notano, ma hanno il potere di incedere a livello inconscio.
Ti è mai capitato, già alla prima occhiata, di renderti conto della superiore qualità dell’esperienza fornita da un’interfaccia piuttosto che da un’altra? Credo proprio di si. E sai che succede in questi casi? Si subisce l’effetto Alone (di cui spiego tecniche e funzionamento in “Guadagnare Soldi con Internet – Premium”), per cui l’estetica delle cose domina la percezione anche rispetto ad altre caratteristiche. Il massimo valore aggiunto di una grafica o di un design professionale di un sito stanno proprio nella capacità di lasciare una prima buona impressione.

mercoledì 7 maggio 2008

Ne parla anche Millionaire, oggi è il momento d'oro per fare soldi online disegnando

È impressionante come siano diventati attuali e interessanti il tema del business legato al design e quello del web come strumento imprenditoriale di affermazione e di crescita. Anche Millionaire torna a parlarne nel numero di maggio 2008, avendolo già fatto in altre occasioni per raccontare le storie di chi, con una t-shirt personalizzata, ha fatto fortuna. Come Marco Bruns, l’ideatore di A-Style che ha venduto la sua prima partita di 15 mila t-shirt dopo avere distribuito a Pitti Uomo quattro milioni di coriandoli su cui era impresso il suo logo. E Igor Salmi, il fondatore di Straitjacket, che ha creato la sua prima linea di magliette con i nomi dei quartieri di Milano.

Il business delle t-shirt ha tutti i numeri per funzionare, stagione dopo stagione. E se una volta era un po’ più difficile per via degli stock e dei minimi produttivi, oggi non ci sono limiti alla creatività dei disegnatori, perché la tecnologia on demand ed internet permettono a chiunque di entrare sul mercato senza fare grandi investimenti. Hai un’idea che ti sembra buona? Originale? Un concept interessante da mettere in circolo? Con internet puoi farlo subito. Basta un blog ed un’azienda che stampa su richiesta (ce ne sono diverse che ti permettono gratuitamente di avere una piattaforma di e-commerce già pronta per vendere e per fare soldi). Ed il gioco è fatto.

Secondo il Wall Street Journal, la vendita online delle t-shirt è uno dei business più redditizi del web. E questo la dice lunga sul fatto che chi perde tempo a rimuginare sul passato o ancora conserva le proprie tavole inchiostrate a china nel cassetto dello scrittoio, farebbe meglio ad attrezzarsi e a capire di cosa stiamo parlando. Perché questo è il momento di creativi e disegnatori. C’è poco da fare! E chi non agisce in tempo rischia di perdere un’occasione straordinaria, quella cioè di creare un business automatico facendo leva sulle proprie passioni.

Chi mi segue sa che io dedico molto tempo a quest’argomento. Lo dimostra il fatto che siamo gli unici ad avere messo in catalogo un eBook fantastico per disegnatori, illustratori e fumettisti, che peraltro nel 2007 è stato il più venduto. Sto parlando di “Fai Soldi Online Disegnando”, una guida molto pratica ed efficace su come trasformare la propria passione per il disegno in un sistema straordinario di guadagni automatici.

Se sei un disegnatore o un creativo, hai tre buoni motivi per acquistarlo subito:

1. è l’unica guida che ti insegna a fare soldi con online con i disegni;
2. è il momento migliore per lanciare un’attività online di questo tipo;
3. è in offerta promozionale e insieme ricevi gratis anche l’eBook “Internet – strategie ed analisi della competizione.

martedì 6 maggio 2008

A breve la nuova pubblicazione di Marco Calì: Come abbassare la rata di mutuo

Grande successo del mini eBook “Fare Soldi con l’Oro” di Marco Calì. La lezione, pubblicata nell’aula tecnica della Web Business School, è stata scaricata da più di 300 utenti in 6 giorni. Un vero e proprio trionfo della dottrina finanziaria che, a quanto pare, è sempre di più all’attenzione dei lettori e dei risparmiatori.

Colgo l’occasione per ringraziare tutti quelli che ci seguono e per annunciare che nei prossimi giorni sarà pubblicata una nuova straordinaria lezione del tanto discusso consulente Padovano. Questa volta ha superato se stesso, perché ha toccato un argomento di fuoco. Il titolo vi farà capire di cosa sto parlando: “Come abbassare la rata di mutuo”.

Perciò, tenetevi sintonizzati, perché le novità sono davvero scioccanti.

sabato 3 maggio 2008

Internet Money Premium: il coaching che crea il tuo business online in sole 12 ore.

Da oggi è disponibile “Internet Money Premium”, un servizio di coaching su misura per creare business online e sistemi automatici di guadagno. Si tratta di un infoprodotto davvero molto interessante, perché offre vantaggi concreti ed immediati ad un prezzo estremamente competitivo. Ma prima di entrare nel dettaglio, è bene rispondere subito a questa domanda. Cos’è un coaching sull’internet money?

I più esperti parlerebbero del coach sportivo per avere un termine di riferimento e per spiegare che il coaching è in tutto e per tutto simile ad un addestramento per atleti. Ma questo, secondo me, non rende bene l’idea, anche perché un atleta è già un atleta, ed è consapevole del fatto che per migliorarsi e per vincere deve “affidarsi” al suo esperto allenatore. Egli sa che deve prepararsi (formarsi) con l’aiuto di un uomo capace di interpretare i suoi limiti tecnici e psicologici e di rimodellarli in funzione degli obiettivi programmati.

Nel campo dell’internet marketing, invece, c’è una prima grande componente differenziale: manca la consapevolezza di doversi formare. Il web marketing è un mondo aperto. Tutti possono accedervi. Ed è proprio per questo che ogni giorno migliaia di persone si mettono in gioco senza dare il giusto valore alla “preparazione”. Non sentono l’urgenza dell’addestramento. E alla fine le conseguenze sono disastrose, perché una volta dentro, anche qui vale una sola legge: quella del più forte.

Cos’è, dunque, un coaching sull’internet money? È prima di tutto un percorso di consapevolezza che ti aiuta a focalizzare i punti deboli e a rinforzarli con l’innesto di nuove strutture di pensiero. Deve cambiare il modo di pensare. È questa l’urgenza! E per farlo è necessario intervenire sulle mappe mentali già formate. Questo lavoro fa emergere anche i punti di forza, le cosiddette potenzialità soggettive. Ed è qui che il coaching svolge un ruolo davvero strategico. Perché tira fuori le risorse, le spolvera e le mette sul tavolo per valutarne l’uso in chiave di business online. Ti dice esattamente dove mettere le mani per sfruttare al meglio le tue potenzialità. Ti aiuta a riflettere e ad organizzare le idee per stabilire delle strategie efficaci e per definire dei piani d’azione calibrati. In definitiva, il coaching serve a raggiungere prima e con minor sforzo i tuoi obiettivi.

Internet Money Premium” è tutto questo, con l’aggiunta di una potentissima preparazione tecnica. Come si crea un minisito efficace? Come si vende online? Come si rende una landing page seduttiva e persuasiva? Quali e quanti sistemi di guadagno si possono sfruttare online? Quali sono i segreti dei più bravi money maker mondiali?

Questi e tanti altri segreti del mestiere sono gli argomenti principali del coaching individuale che io stesso terrò a partire da oggi per quanti vorranno seriamente cominciare a fare business online in modo più scientifico e professionale.

Internet Money Premium” è un coaching di 12 sessioni da 1 ora ed è garantito al 100%. Se non ti soddisfa, non lo paghi!