
Dapprima semplice vetrina espositiva. Poi luogo di scambio. Oggi internet è pronta per dare slancio alla più grande kermesse economica di tutti i tempi.
Non si tratta solo di un fenomeno di business, come molti che osservano dall’esterno sono portati a credere, ma di una vera e propria
rivoluzione antropologica e culturale che scardina fortemente le più antiche pratiche del mercato del lavoro e che mette in luce nuove logiche organizzative e produttive, nuovi sbocchi di elevata accessibilità e nuove modalità di erogazione dei servizi e delle professioni.
È il
Nuovo Lavoro Intellettuale, quello che ha permesso a me e a tanti altri liberi professionisti di aumentare i profitti e, nel contempo, di ridurre e automatizzare il carico di lavoro.
Ma come si avvia un’attività professionale online? Come ci si organizza? Come si acquisiscono clienti? E soprattutto come si gestiscono a distanza?
Ecco allora un vademecum essenziale che permette a laureati e professionisti di predisporre una
start up strepitosa e di successo.
1. Passioni e competenzeIl primo pensiero: da dove partire? Riflettici. Hai studiato molto per arrivare alla laurea. E se c’è una cosa che altri non hanno è la tua
conoscenza specialistica.
Non sottovalutare il fatto che sei un dottore. Quello che per te può sembrare scontato, per migliaia di persone non lo è affatto. E proprio quando i motori di ricerca diventano il principale punto di riferimento di chi ha bisogno di informazioni, il tuo sapere specializzato assurge al ruolo di
merce estremamente preziosa.
Pensa alle tue competenze, ma
fai leva anche sulle tue passioni. Farne un’attività è un modo di condividerle. Possono essere un campo o un prodotto specifico (dalla fisica quantistica all’addestramento dei cani). L’idea vincente è quella che veicola il carisma di chi la crea, la gratificazione, il piacere che si prova nel fare. E la tua passione si trasmette ai clienti.
L’ideale è essere competente in un settore che ti appassiona!
2. Definisci gli obiettivi. Comincia a sognare!Se c’è una cosa che biasimo con fermezza è la cultura della proibizione dei sogni.
Sognare fa bene e aiuta a raggiungere mete impensabili. Perché non farlo o impedirlo agli altri?
Ecco il mio consiglio. Lascia libero sfogo alla tua creatività e scrivi tutto ciò che ti passa per la mente. Fai come fanno i grandi businessman, usa la tecnica del
brainstorming (tempesta di cervelli) e segnati ogni cosa, da quelle più banali a quelle più impegnative.
In questa prima fase conta solo il fatto di scrivere, di buttare fuori le idee nello stesso ordine con cui affiorano, senza badare alla priorità degli argomenti o all’aspetto del foglio. E mentre lo fai non omettere delle tappe solo perché credi di non poterle raggiungere. Non lasciarti tarpare dalla situazione attuale. Ricordati che puoi cambiarla.
I tuoi risultati presenti derivano da ciò che hai saputo fare in passato, così come le azioni di adesso modificheranno il tuo futuro.
Metti nero su bianco con dovizia di particolari il prodotto o servizio che intendi creare. Metti all’opera la tua creatività pensando (sognando) a come si concretizzerà.
Non dar retta a chi ti vuol far credere che i sogni non appartengono al mondo degli adulti. I più grandi uomini della terra sono tali perché hanno avuto un sogno e l’hanno poi realizzato.
3. Dall’idea al progettoOra è il momento di pensare a come dare corpo alla tua idea. Ci vuole un progetto dettagliato, che tenga conto del tipo di azienda online da avviare, del prodotto/servizio da lanciare e del segmento di mercato a cui ti vuoi rivolgere.
Vuoi operare da solo? Con i familiari? Con soci, partner o collaboratori esterni? È importante stabilire questi punti. Molti professionisti preoccupati di come gestire a distanza i clienti acquisiti online (avvocati, ingegneri etc.) potrebbero risolvere tout court la questione creando una partnership strutturata su tutto il territorio nazionale. Con internet i costi sono quasi vicino allo zero.
In questa fase è altrettanto importante conoscere i tempi e le procedure di costituzione di un’azienda (società, ditta individuale etc.). Non solo perché le strategie di lancio sono molto spesso legate a una tempistica ragionata (lanciare un prodotto fuori tempo utile significa bruciarlo), ma soprattutto perché la tua attività in questo modo comincia ad essere ben definita e concreta.
Può apparire superfluo, ma
la causa di molte paralisi è la mancanza di informazioni concrete.
4. La resa dei conti
Quanto mi costa avviare il mio business online? Questa è la
fase dei conti. Anche qui, metti su carta i costi di tutta l’operazione.
Il commercialista che svolge le pratiche burocratiche, autorizzazioni giuridiche e fiscali e di apertura delle singole posizioni aziendali nei confronti dell’Erario, dell’INPS, dell’INAIL, della Cassa Professionale, del Registro delle imprese presso la CCIAA etc..
Il dominio, l’hosting, il sito, il blog ed eventuali costi per altre forniture extra, se necessarie (autoresponder, mailing list, server dedicato etc.).
Sappi che il rapporto con il mondo offline è al di sotto di 1 a 10. Significa che se per avviare uno studio professionale o un’azienda nei mercati tradizionali spendi € 50.000,00, lo stesso progetto online ti costa a dir poco 10 volte di meno.
5. Inventa un nome efficace.
Il discorso del
naming assume un‘importanza strategica, non solo perché un nome efficace è di per sé un veicolo pubblicitario, ma anche perché il cosiddetto nome a dominio (online) diventa un fattore di indicizzazione molto potente nella fase di ricerca dei navigatori.
Il mio consiglio è di non ricorrere, come fanno in molti, al proprio nome di battesimo. Se sono un giovane psicologo e voglio offrire un servizio di coaching per la cura dell’ansia è meglio avere un dominio del tipo www.cura-ansia.com, piuttosto che www.mariorossi.com. I motori di ricerca ti trovano più facilmente se nell’URL del tuo dominio ci sono le keyword di ricerca.
Non ci sono delle regole precise per elaborare un nome a dominio utile e funzionale; tuttavia, è sempre meglio che sia:
-
il più corto possibile;
- facile da ricordare;
-
facile e piacevole da pronunciare (pensa a Google e a come si pronuncia);
- con doppia estensione (.it e .com o .net);
-
descrittivo;
- di richiamo al brand;
-
senza trattino o numeri, se possibile (quando il dominio è composto da più parole, meglio usare sempre il trattino alto, piuttosto che unire le parole, come “curareansia”, o usare l’underscore, come fanno in molti, tipo “curare_ansia”, perché i motori di ricerca ti trovano più facilmente con le keyword separate dal trattino. Il motivo è semplice: sintatticamente il trattino è un carattere divisorio, che mantiene inalterato il significato delle singole parole, mentre l’underscore le unisce e ne modifica la semantica).
6. Studia la concorrenza
Studia chi fa business nel tuo stesso settore. Indaga sui concorrenti. Puoi imparare anche dai loro errori.
Sul piano competitivo Internet non è così dissimile dal mondo offline. È la stessa
arena competitiva di sempre.
Giocando alla Play Station con mio figlio, mi sono appassionato ad un gioco ambientato nell’antica Roma, il cui protagonista è un ex centurione che per sopravvivere e riscattare la sua libertà è costretto a fare il gladiatore e a superare diverse prove di combattimento.
Osservando il comportamento dei gladiatori, in modo particolare nelle competizioni di gruppo, dove ognuno lotta contro tutti, ti accorgi che la prima cosa da fare, se vuoi avere qualche probabilità di scamparla, è studiare attentamente gli avversari. Non hai molto tempo a disposizione, perché gli altri stanno facendo la stessa cosa: ti osservano, ti analizzano e di lì a breve qualcuno parte all’attacco, rompendo gli indugi anche nei confronti di chi poteva essere più indeciso.
Non si tratta solo di stare attento alla provenienza dei fendenti, ma di capire chi si ha di fronte, chi è il più abile e forte e chi invece ha meno possibilità di superare il primo match.
Se sei bravo a capirlo prima degli altri, hai l’opportunità di sceglierti un avversario poco temibile e di esibire la tua forza, con il vantaggio di poter conservare le energie per gli scontri più difficili e di accrescere il tuo senso di fiducia e di autostima, che in certi casi conta più di ogni altra cosa.
Per competere con successo in internet, proprio come accade con i gladiatori nell’arena, devi
mettere in campo vantaggi competitivi (performance) superiori a quelli dei tuoi avversari.
Devi essere più bravo degli altri, facendo attenzione al fatto che non conta essere più forti in senso assoluto, ma più strategici e scaltri per giungere allo scontro finale con un avversario, teoricamente più forte, che fisicamente, però, ha subito lo spossamento degli scontri precedenti con gli altri competitori e, quindi, un “indebolimento strategico”.
Studia gli avversari frequentando i loro ambienti. Cerca notizie su di loro online. Partecipa alle discussioni su blog o forum e cerca di mantenere una posizione neutrale, almeno fin quando non sei anche tu a tutti gli effetti nell’arena competitiva.
7. Impara la WLG!
Il Nuovo Lavoro Intellettuale è un modello di attività online pensato per prosperare con la
WLG (la Web Log Globe), la tecnica madre del
blogging consulenziale e professionale.
Prima di tutto devi aprire un blog e cominciare a scrivere sull’argomento che più ti piace o sul quale hai credibilità per via del tuo titolo di studio. Ti consiglio di farlo almeno un paio di volte a settimana per i primi tempi (per poi aumentare fino ad arrivare ad almeno una volta al giorno), perché crei velocemente contenuto per i motori di ricerca, che ti trovano grazie alle keywords dei tuoi post, e mantieni alto l’interesse dei tuoi lettori che avranno sempre qualcosa di nuovo da leggere.
Se stai pensando che non sai cosa scrivere o che non ne vale la pena perché nessuno leggerà mai i tuoi post, ti sbagli! E te lo dimostro subito. Di argomenti a disposizione per scrivere qualcosa di interessante ne hai tantissimi. Ricorda che sei in possesso di informazioni che altri non hanno. Ma se proprio non ti senti ispirato, ecco un segreto che potrà aiutarti:
yahoo answers. Si tratta di un sito web dove migliaia di persone fanno domande e danno risposte sulle questioni più svariate. Qui trovi veramente di tutto, e gli argomenti sono raggruppati per categorie (affari, computer, medicina, matrimonio etc.). Basta scegliere quella di tua competenza e cominciare a leggere le domande con le relative risposte. Ci vorrà veramente poco per farti prendere dalla
smania di dire la tua. Del resto si tratta solo di condividere la propria conoscenza con chi ne ha veramente bisogno in quel momento.
A questo punto il gioco è fatto! Ti posso assicurare che quando cominci a dare le tue risposte per aiutare gli altri ti viene un’ispirazione potentissima e ti rendi conto di quante cose potresti scrivere sul quel determinato argomento a cui non avevi mai pensato prima in termini di conoscenza spendibile.
8. Formazione
Il
Nuovo Lavoro Intellettuale è materia che non trovi in giro per il web o in libreria. Solo su questo blog e su tutti quelli gestiti dalla Carlo D’Angiò Communication potrai venire a conoscenza delle tecniche che io stesso ho usato per monetizzare il mio knowledge universitario e per creare la mia nuova professione.
Occorre imparare, e per questo esiste l’
Accademia del Nuovo Lavoro Intellettuale, un master online di 12 mesi fatto su misura per chi vuole entrare a pieno titolo in questa nuova strepitosa era dell’
infoworking.
Ricorda, l’
intellectual marketing non è semplicemente l’internet marketing applicato alle professioni intellettuali, ma è insieme nuova tecnologia, nuovi parametri di ricerca, nuovi segmenti di mercato da imparare. Ovvero, un mondo strabiliante che impone di adottare nuove idee di prodotto o servizio e di modificare le modalità di invenzione, progettazione e realizzazione.