lunedì 31 dicembre 2007

Anno nuovo, vita nuova! Se c'è una cosa che ti piace fare, comincia a farla da domani.



Eccomi qua, dopo alcuni giorni di assenza per le festività natalizie. Ma ho fatto in tempo per lasciare a tutti voi che mi seguite un augurio eccezionale di un 2008 strepitoso!

Quanti di voi hanno mai provato a fare il bilancio non solo contabile dell’anno trascorso? Io l’ho fatto proprio in questi giorni ed ho visto i cambiamenti radicali della mia vita, quelli che spesso fanno paura, perché si è abituati a pensare che chi cambia la via vecchia per la nuova ... sbaglia. Non è così! Quando qualcosa non va, quando i risultati non soddisfano, quando la vita scorre senza significato, senza avere qualcosa di bello da raccontare ... allora bisogna cambiare. Si pensa che “domani è un giorno nuovo”, ma se non sei tu a fare qualcosa, il nuovo giorno non farà nulla per te che non sia quello che già hai.

Via tutto ciò che è vecchio e che soprattutto non funziona! Via le cose inutili! Via le carcasse psicologiche che ci fanno stare male. Anno nuovo, vita nuova! Questo è il segreto amici miei, credetemi. Ne abbiamo già parlato in un precedente post. Se c’è una cosa che vi piace fare e che per un motivo o per un altro non avete mai fatto, lasciate stare i cattivi pensieri, e fatela subito! Non esitate.

Ho conosciuto persone che hanno avuto più di un motivo per avercela con se stessi, con la vita, con il destino. Eppure si sono risollevate. Hanno ricominciato alla grande ed ora portano avanti progetti entusiasmanti ed ambiziosi.
Negli ultimi giorni mi ha scritto una mamma straordinaria, una persona “bella”, di quelle che a sentirle ti viene voglia di gridare al mondo intero quanto sia semplice cambiare approccio agli eventi e fare in modo che la vita diventi un gioco divertente da fare ogni giorno. Mi ha detto che crede in me, perché i risultati parlano chiaro, che non si lascerà intimidire o fuorviare dall’ignoranza e che ce la metterà tutta per riuscire ad ottenere risultati interessanti. Poi penso al fatto che da poco tempo ha perso un figlio di 2 anni ... e mi rendo conto che la voglia di cambiare, quella vera, non conosce ostacoli.

La determinazione è una risorsa potente che alberga in ognuno di noi. Come tirarla fuori? Semplice: con l’azione. Fate subito quello che vi piace. Fate il primo passo, cominciate! Il resto viene da sé.

Buon anno a tutti

Carlo D’Angiò

lunedì 17 dicembre 2007

Fare soldi scrivendo: uno degli argomenti top della versione premium


Ci sono più di 100 modi per fare soldi online. Ciascuno con il suo fascino, con i suoi segreti, con i suoi punti di forza e di debolezza. Nella versione premium di “Guadagnare soldi con internet”, in uscita per il 22 dicembre, vengono portati alla luce quelli che danno i migliori risultati sul campo, sia in termini economici che di tempo necessario per il raggiungimento degli obiettivi. Uno fra questi è sicuramente “fare soldi scrivendo”, in parte già trattato nell’eBook “Il tuo libro – Come pubblicarlo e venderlo in poco tempo e senza costi”.

Perché scrivere un libro? Non certo per cambiare il mondo, anche se un buon libro sa fare la sua parte. Forse perché ciascuno di noi ha realmente qualcosa da dire, da raccontare, e il fatto di vedersi pubblicare senza spendere soldi ci permette di esserci e di provarci al pari di quanti occupano la scena letteraria solo perché privilegiati dalla condizione e dallo status. Una spiegazione del genere andrebbe presa seriamente in considerazione in un contesto di studi sociologici, tipo un convegno sulla socialità dell’editoria e della letteratura. Ma nel mio eBook, che ti parla di come guadagnare soldi con internet, l’unica ragione per cui vale la pena scrivere un libro è quella di fare business. E allora vediamo come si fa.

Tanto per cominciare azzera nella tua mente ogni preconcetto sull’argomento. Per molti il binomio libro–business fa pensare a fenomeni di rarità, che si verificano una volta su un milione. Ma questo è vero proprio in un contesto di editoria tradizionale, dove per fare business sul serio hai una sola possibilità: prendere il posto di Luciano De Crescenzo o di Valerio Massimo Manfredi o di Bruno Vespa.

Cancella subito questo schema! Il tuo business con i libri è diverso, non ha niente a che fare con la filosofia, con il romanzo storico o con i saggi di giornalismo e di politica. Non devi vincere il premio Strega e non devi convincere un team di editor della Mondadori. Devi solo guadagnare soldi, ogni giorno, sempre, 24 ore su 24!

Il segreto è dare alla gente quello di cui ha bisogno. Come? Scrivendo un manuale, una guida operativa che spiega esattamente cosa fare per soddisfare un determinato bisogno. Conosco tanta gente che potrebbe fare soldi in questo modo e non lo fa semplicemente perché non si rende conto del potenziale che ha a disposizione. Anche tu potresti avere qualità ed esperienza a sufficienza per dare le risposte che servono su determinati argomenti e non rendertene conto. Ed il fatto di non avere ancora capito come sfruttare al massimo questa risorsa non ti impedisce di cominciare a farlo subito.

Su internet tutto questo è ancora più vero. Le persone navigano per avere informazioni. Cercano il prezzo dell’ultimo modello di telefonino o della nuova play station, dell’iPod o del Kindle, il nuovo palmare di Amazon; cercano ancora su come risparmiare nella gestione domestica, come comportarsi con i figli adolescenti, come organizzare una cena col capo e fare bella figura, come sedurre una donna o un uomo, come pagare un bollettino di conto corrente online, come fare un curriculum, come usare photoshop, come trovare un editore, come guadagnare soldi con internet ... e così via. Come, come, come .... Questo l’avverbio che introduce il pensiero di ricerca, se non anche la keyphrase che l’utente digita su Google, o sugli altri motori, per ottenere le informazioni di cui ha bisogno. Non si tratta di rispondere a questioni gnoseologiche o di occupare una posizione di spicco nel panorama scientifico mondiale. La gente normale vive problemi normali e le domande che pone, il più delle volte, sono semplicemente normali. Rispondere a queste domande, dare le informazioni che servono, aiutare gli altri a capire “come fare per”, è il segreto del business online con i libri.

Ci sono 6 tecniche per dare informazioni e far sì che la gente sia disposta a pagare per averle. Puoi scoprirle acquistando “Guadagnare soldi con internet” versione premium, in uscita il 22 dicembre solo su lavoro-casa.com.

sabato 15 dicembre 2007

Slitta al 22 dicembre la data di uscita di "Guadagnare soldi con internet" versione premium



Abbiamo ricevuto tantissime richieste di prenotazione del nuovo eBook “Guadagnare soldi con internet” versione premium. C’è tanto entusiasmo intorno al progetto premium, e questo mi rende sinceramente molto orgoglioso del lavoro fatto fino ad oggi.

Purtroppo devo chiedere a tutti i miei lettori di pazientare ancora qualche giorno, fino al 22 dicembre. Stiamo ultimando l’editing e non vogliamo tralasciare proprio nulla.

Le novità sono tante, credetemi, e tutte estremamente importanti per chi vuole guadagnare soldi con internet. Inoltre, la tecnica scelta per scrivere questo eBook mi impone di seguire uno schema di chiarezza assoluta per ogni argomento. Lo scopo è quello di permettere al lettore di mettere subito in pratica ciò che impara, senza rimandi ad altre fonti e senza perdere tempo. Il principio è che se uno compra quest’eBook perché vuole fare soldi con internet, allora deve fare soldi con internet, punto!

Ricordo, a chi non l’ha ancora fatto, che acquistando l’eBook “Guadagnare soldi con internet lavorando da casa” si ha diritto a ricevere gratis la versione premium. Quindi, affrettatevi! Non perdete l’occasione di avere tra le mani uno strumento così potente da farvi avere finalmente la visione completa delle opportunità di guadagno su internet e i mezzi tecnici e strategici per operare senza bisogno di nessuno.

Ancora qualche giorno ... e le cose cambieranno per tutti.

mercoledì 12 dicembre 2007

La piramide capovolta: una tecnica speciale per scrivere i post

Esiste una tecnica per scrivere articoli che i giornalisti chiamano “tecnica della piramide capovolta”, che consiste nell’aprire ogni servizio con le informazioni più importanti. Lo scopo è quello di attirare subito l’attenzione del lettore e di mantenerla durante tutto il tempo di lettura, dal titolo fino alla chiusura.

Inutile sottolineare come questa tecnica sia estremamente utile ai blogger che, in quanto a strategie per attirare l’attenzione, farebbero di tutto per dare ad ogni post la massima visibilità.

La tecnica è molto semplice in teoria, basta stabilire le priorità (il nocciolo della questione) e scriverle per prima. Le informazioni più importanti (la base della piramide) vanno in cima. I dettagli vanno a seguire. In pratica, invece, tutto questo è molto difficile, perché il fatto di dover assegnare delle priorità è davvero una cosa che fa soffrire. I blogger più accorti sanno riconoscere il valore del materiale a disposizione. Vedono le affinità, la molteplicità dei punti di vista e poiché apprezzano la complessità di una situazione, sono spesso tentati di approfondire ogni argomento. Il rischio è quello di perdere l’orientamento e di non sapere più qual è l’argomento principale del post. Del resto, quante volte capita di pensare ad un titolo, di mettersi a scrivere e di accorgersi che l’argomento principale non è più quello del titolo?

Allora come fare per mantenere la struttura della piramide capovolta? C’è un modo! Ed ha a che fare con le ragioni che hanno fatto nascere questa tecnica. Infatti, si dice che durante la guerra, per trasmettere gli articoli al giornale, i cronisti dovevano servirsi dei telegrafi militari, ma correvano il rischio di essere interrotti in qualsiasi momento. I giornalisti non sapevano quanto tempo avrebbero avuto effettivamente a disposizione per inviare un articolo. Per questo dovevano inviare per prime le informazioni più importanti. Di qui è nata la piramide capovolta.

Allora si può fare allo stesso modo. Si può supporre di essere nel pieno di una guerra cibernetica, dove il nemico numero uno è un virus potentissimo capace di soppiantare ogni blog. Si hanno pochi secondi per dare le informazioni prima che il nemico individui il computer da cui proviene il post. Qual è il nocciolo della questione? Quali notizie vanno trasmesse prima di essere attaccati dal virus?

Divertitevi a provare questa tecnica e sappiate che è veramente molto efficace. Vi aiuta a creare articoli semplici e concisi. Quello che ci vuole, insomma, per fare del vostro blog un luogo interessante da frequentare.

mercoledì 5 dicembre 2007

Se non fai i soldi adesso ... non hai bisogno di una guida, ma di un’esorcista!

L’avevo accennato solo a pochi amici per email. Avevo parlato di una grande sorpresa di Natale. Poi ho trasferito le prime bozze al mio “correttore” ufficiale, quello che, per intenderci, passa le ore al telefono con me a ragionare e a discutere sulla correttezza di un punto e virgola o sull’opportunità di un aggettivo. “Questa volta è diverso”, mi aveva detto, “questo libro è una vera potenza. Chi non fa i soldi adesso ... non ha bisogno di una guida, ma di un esorcista!”. Le parole di Mimmo, un mio collega quarantenne, che a furia di leggere le mie bozze ha assunto la faccia di un documento Word, con tanto di barra degli strumenti e di correttore automatico, si riferiscono al mio nuovo eBook, “Guadagnare soldi con internet” versione premium, in uscita per il giorno 15 dicembre su lavoro-casa.com.


Il titolo è lo stesso dell’eBook “Guadagnare soldi con internet lavorando da casa” già presente in catalogo. Ed infatti si tratta di una rivisitazione integrale di quella struttura di argomenti, con la differenza che nella nuova versione premium, oltre ad esserci tutta la verità anche cinica su come guadagnare soldi online, ogni nozione viene trattata esaurientemente, senza rimandi a fonti esterne, e con una quantità di contenuti strategici e di risorse utili pari almeno al doppio della prima versione.

Per capire di cosa sto parlando, facciamo un esempio. In “Guadagnare soldi con internet lavorando da casa” si parla di Google Adwords, che rimane uno strumento indispensabile per la visibilità del sito. Nella versione premium vengono aggiunte e svelate 6 nuove strategie potenti per generare traffico gratuitamente, che io consiglio di integrare – e non di sostituire - alle campagne di advertising di Google. Si tratta semplicemente di dedicare qualche minuto in più al giorno al proprio sito o blog. I risultati sono garantiti al 100%.

Ma facciamo un altro esempio. Si parla molto delle affiliazioni e del fatto che rappresentino un’opportunità straordinaria per fare soldi online senza avere un prodotto proprio da vendere. È vero! Ma come mai la stragrande maggioranza degli affiliati non è soddisfatta di quello che guadagna? La risposta sta nelle percentuali delle provvigioni. Sono troppo basse! Le aziende italiane che vendono con questi sistemi non hanno ancora acquisito la giusta mentalità per fare affiliazioni vincenti. Nella versione premium viene svelata - per la prima volta - l’unica azienda italiana che riconosce una commissione del 50% sul prezzo dei prodotti venduti e che paga entro il 5 di ogni mese, qualunque sia il monte provvigioni maturato.

Un ultimo esempio e poi basta, altrimenti vi dico tutto. Se mettiamo al confronto due siti che vendono gli stessi prodotti e che hanno un’identica situazione di traffico, nel giro di qualche settimana ci accorgiamo che uno vende più dell’altro. E lo scarto, a volte, può essere notevole. Come mai? Perché un sito vende di più se ha gli stessi prodotti dell’altro e riceve le stesse visite? La risposta sta nel linguaggio usato sulle pagine web. Esistono 7 tecniche di persuasione molto potenti, e ciascuna presuppone di essere intercalata nella pagina con la veste grafica più adatta al carico emotivo che si intende smuovere. Parliamo di comunicazione, è vero! Ma parliamo anche di graphic usability, ovvero, della capacità di una singola pagina di sedurre il visitatore, di persuaderlo all’acquisto e di facilitargli la transazione. Infatti, una delle moderne conquiste in materia di usabilità è la funzionalità strategica della grafica. In altre parole, se qualche tempo fa si pensava di dovere rinunciare ad un bell’aspetto del proprio sito per favorire le teorie della web usability, l’esperienza degli ultimi tempi sta dimostrando che la grafica è in grado di dire molte più cose sullo stato del sito e dell’azienda di quanto possa fare una risposta verbale alle domande che inevitabilmente si pone l’utenza. Curare la grafica non significa impasticciare il tutto con colori e animazioni sofisticate. A volte basta una sottolineatura per cambiare l’esperienza di navigazione del sito. Come gestire al meglio l’interfaccia del proprio sito e come facilitare le transazioni con la grafica è uno dei punti più forti della versione premium di “Guadagnare soldi con internet”.

Mi fermo qui! Aggiungo soltanto che all’interno del nuovo eBook troverete una bellissima sorpresa, tanto gradita, ma alquanto insolita. L’ho preparata per voi. È il mio regalo di Natale. Vi piacerà, ne sono certo. E poi so già quali straordinari effetti positivi sortisce ogni giorno sulla motivazione di ognuno.

Trattandosi di Natale, ho deciso di fare anche un altro regalo, questa volta, però, solo ai miei clienti che hanno già acquistato “Guadagnare soldi con internet lavorando da casa”. Infatti, il nuovo eBook andrà in vendita al prezzo di € 180,00 + IVA, ma chi ha già acquistato la prima versione lo riceverà gratis direttamente nella sua casella di posta elettronica. Sarà sufficiente inviarmi un’email con i propri dati di acquisto della prima versione dell'eBook.

Il consiglio che posso dare a chi mi legge è di non perdere tempo e di acquistare subitoGuadagnare soldi con internet lavorando da casa”, perché oltre ad avere tra le mani uno strumento poderoso, si avrà diritto a ricevere gratis la versione premium, una vera macchina da soldi, la più potente guida sull’argomento del fare business online.

È Natale! Ed è giusto concedersi un regalo speciale.

venerdì 30 novembre 2007

Ho scoperto una strategia: se ti abbandoni ogni giorno a ciò che più ti appassiona tutto ti funziona meglio

Ho scoperto una cosa. Ho scoperto che se ti svegli la mattina con la voglia di voler fare qualcosa di nuovo, lo devi fare! Ho scoperto che è una medicina straordinaria per l'entusiasmo. Ho testato questa strategia di comportamento direttamente sulla mia pelle. A volte provo ad uscire dal mio corpo e ad osservarmi dall’esterno. Vedo un bambino che fa tutto giocando, con entusiasmo, con la voglia di vedere subito i risultati. Il segreto è, dunque, abbandonarsi ogni giorno a ciò che più ti appassiona. Funziona alla grande! E se vuoi un consiglio, fallo anche tu! Non lasciarti condizionare dal luogo comune che nella vita bisogna fare solo e sempre la stessa cosa. Per troppo tempo questa cultura del limite ha suggestionato le menti di milioni di persone normali. E ancora oggi si pensa che è meglio fare un solo mestiere e farlo bene.
È vero! Ci vuole competenza e professionalità, caratteristiche che si acquisiscono col tempo, con la pratica, con l’esercizio. Ma chi dice che l’uomo possa dedicare tempo, pratica ed esercizio ad una sola attività? Perché mai un bravo infermiere non può fare anche il restauratore di mobili antichi, se gli piace? Dove sta scritto che un avvocato non possa abilmente curare anche le vigne e produrre dell’ottimo vino per i mercati mondiali? Pensa ai bambini e a quante cose diverse imparano giocando prima di diventare grandi. E cosa succede dopo? Quelli più sfortunati entrano a far parte della comunità degli sfigati, dove gli insegnano che per fare bene nella vita un uomo deve occuparsi sempre della stessa cosa, non importa se col tempo possa diventare noiosa e demotivante e dare luogo alla mediocrità delle performance.
Ricordalo: il segreto è abbandonarsi ogni giorno a ciò che più ti appassiona. In questo modo la mente riceve stimolazioni potenti, perché sono legate a fatti nuovi, entusiasmanti, capaci di smuovere tutto il carico emotivo della persona. E quello che ne consegue è un’energia pura, fresca, poderosa, che ti avvolge e ti sostiene in tutte le cose che fai.

lunedì 26 novembre 2007

Attenzione: l'e-commerce ha delle regole ... e vanno rispettate!

Stamattina ho ricevuto questa email:

… Carlo...
… Ti faccio perdere un minuto nel condividere con te una mia semplice considerazione: sono anni oramai che, anche solo per semplice curiosità, navigo cercando informazioni su come guadagnare da casa: inutile dire che la maggior parte delle proposte sono a dir poco ridicole... Tutti sono Guru di Pnl, tutti fanno corsi di formazione, tutti guadagnano cifre folli in pochissimo tempo... so benissimo che le possibilità della rete sono INFINITE e che, con un sistema valido, si possa andare molto lontano, però... Guardando il tuo Sito e leggendo il tuo Blog invece, ho avuto per la prima volta la sensazione di avere un professionista SERIO pronto a riversare la sua conoscenza negli E-book che vende, peraltro, a prezzi molto più accessibili della media... Un esempio per tutti: nel sommario dell'e-book su come guadagnare in rete, sei l'unico che ha fatto riferimento, come deve essere, anche agli aspetti fiscali e amministrativi della cosa..."le regole che nessuno rispetta" se non ricordo male... Bene...siccome io quelle regole le vorrei rispettare e non lasciare nulla al caso, penso proprio che acquisterò ancora dal tuo catalogo... Ti chiedo scusa del tempo che ti ho fatto perdere, ma ci tenevo a farti i complimenti. Ciao! Sebastiano

Al di là delle parole di stima di Sebastiano, che mi ha fatto piacere ricevere, la sua email dice qualcosa di molto serio che, ahimé, pochi tengono in considerazione nella sterminata dimensione del web. Parliamo delle regole dell’e-commerce, quelle che stanno alla base dei rapporti d’affari che nascono ogni giorno sulla rete tra venditori e compratori.

Il bello di internet è che chiunque, senza grossi investimenti, può mettersi a vendere prodotti/servizi propri o di altri. E così fanno diverse centinaia di giovani italiani. Del resto internet è un’opportunità per tutti, e non ci vuole molto a capire quali passi compiere per mettere in piedi un’attività di commercio elettronico. Il problema sta nel fatto che anche queste attività, il cui avviamento è sostanzialmente “facile”, sono disciplinate da regole giuridiche che non sono soltanto disattese, ma completamente ignorate dalla stragrande maggioranza degli operatori. Proprio così! Molti non sanno neppure di violare la legge. Il che la dice lunga sull’autorevolezza e sul senso di responsabilità di certi “guru”. Bisogna ricordarsi che per lo Stato “ignorantia legis non excusat”!

Non so perché, ma mi sovviene la famosa parabola del Vangelo di Marco in cui viene chiesto a Gesù se è giusto pagare le tasse a Roma. E Gesù, dopo essersi sincerato di chi fosse l’immagine scalfita sulle monete romane, disse: “dai a Cesare quello che è di Cesare, ma dai al Padre tuo ciò che è del Padre tuo!”.

Insomma, se proprio vogliamo fare i “guru”, possiamo prendere esempio da Gesù, che forse il “guru” lo sapeva fare bene. Allora diciamo le cose come stanno. Se io vendo un vecchio telefonino all’asta su ebay, il tutto rimane nell’ambito di una transazione privata ed occasionale. Ma se decido di vendere telefonini tutti i giorni, beh, non è più un’attività occasionale. Diventa un vero e proprio commercio elettronico, un’attività svolta professionalmente che si concretizza nell’acquisto di merci, che poi vengono rivendute al consumatore finale (commercio al dettaglio) o ad altri utilizzatori professionali (commercio all’ingrosso). E l’esempio vale anche per i servizi.

Tutto questo genera obblighi amministrativi e fiscali, la cui inosservanza fa scattare delle sanzioni molto gravi a carico dei trasgressori. Il commercio elettronico presuppone una comunicazione preventiva al Comune nel cui ambito territoriale viene esercitata l’attività. Si tratta di compilare un modulo e di informare l’ente di voler avviare l’e-commerce per una certa data. Se nulla osta, a decorrere dal trentunesimo giorno dall’avvenuta comunicazione, l’adempimento si considera compiuto ed il soggetto può svolgere regolarmente l’e-commerce.

Di qui scaturiscono nuovi adempimenti, come il nucleo delle informazioni obbligatorie da rendere visibili sul sito di e-commerce. La partita IVA, ad esempio, è un’informazione obbligatoria; il numero di iscrizione alla Camera di Commercio – o il REA - è un’informazione obbligatoria; la sede legale è un’informazione obbligatoria. Ma quante di queste informazioni sono presenti sui siti di e-commerce italiani? Basta farsi un giro per rendersi conto! Si può cercare con google le keyphrases “guadagnare con internet” o “fare soldi con internet” o “fare soldi online” ecc. Il motore tira fuori centinaia di siti, alcuni di ultima generazione, derivati dall’assimilazione del web marketing americano (minisiti), tutti completamente privi delle informazioni obbligatorie di legge. Ce ne sono alcuni che non espongono nemmeno la sede. E questo è veramente grave, perché c’è da pensare che si tratti di vere e proprie attività “abusive”, che danneggiano soprattutto chi rispetta le regole, perché la fede pubblica ne viene compromessa, e in un mondo ancora da capire, come quello di internet, la gente fa associazioni sbagliate.

Sull’argomento c’è ancora molto da dire. C’è la privacy, c’è il codice dei consumatori, c’è il diritto di recesso, ci sono le garanzie e le controversie. Ma poi c’è il fisco con tutto quello che comporta soprattutto nel dilagante fenomeno delle affiliazioni. Di tutto questo parlo più approfonditamente nell’ebook “Guadagnare soldi con internet lavorando da casa”.
Ovviamente, il consiglio che posso dare è quello di consultare sempre prima un commercialista. Le regole sono quelle, ma ognuno può avere situazioni diverse, che possono variare da persona a persona, e quello che è vero (o opportuno) per Tizio, può non esserlo per Caio. Aprirsi una partita IVA è fondamentale, ed è la regola numero uno nell’attività del commercio, ma alcune categorie di dipendenti pubblici, ad esempio, sono in regime di incompatibilità, per cui aprirla significherebbe compromettere seriamente il proprio rapporto di lavoro.
In conclusione, consiglio di essere più diligenti, che non significa intelligenti, ma prudenti. Bisogna avere buon senso e domandarsi sempre se quello che si fa sia la cosa più giusta da fare. Guadagnare soldi online da casa è più che possibile, ma ci sono delle regole da rispettare. Come dice Sebastiano, non lasciamo nulla al caso.

giovedì 22 novembre 2007

Incassare soldi online è ancora più facile e sicuro con l’accordo Poste Italiane e PayPal

Ecco la bella notizia: PayPal e PostePay hanno fatto un accordo. Tu incassi i soldi online in sicurezza grazie alla banca virtuale più usata al mondo e poi li trasferisci direttamente sulla tua carta prepagata. Un bel passo avanti che semplifica le operazioni di gestione dei soldi ricevuti.

Ho già verificato la nuova funzionalità in PayPal, come si evince dall’immagine.


Sulla barra degli strumenti, dopo avere cliccato sul tasto “preleva”, compare la nuova funzionalità sotto la voce “Withdraw Funds Card”, preleva fondi per carta.

Tutto questo è semplicemente fantastico! Oggi basta avere una PostePay e poi aprirsi un conto PayPal ed il gioco è fatto. Non ci sono ostacoli: se hai un’idea o un prodotto da vendere in internet, devi solo decidere quando cominciare, perché la tecnologia e gli strumenti online ti permettono di essere sul mercato in tempi rapidissimi e a zero costi.

Penso a qualche anno fa, quando per avviare il mio commercio di cravatte online mi sono rivolto ad una banca italiana (nota nel settore dell’e-commerce) per poter gestire i pagamenti con carta di credito. Il direttore mi disse che ci voleva “un po’ di storia”. Proprio così! Per ricevere i pagamenti online la mia azienda doveva avere almeno 3 o 4 anni di attività (oppure, come egli stesso mi fece intuire, un deposito di 50/60 mila euro, tanto per conoscerci un po’). Io provai a fargli capire che l’azienda nasceva in quel momento proprio con lo scopo di vendere su internet e che per fare questo mi serviva ricevere i pagamenti con carta di credito, ma egli fu irremovibile e … stupido. Considerando il successo online e offline del mio cravattificio, penso che oggi quella banca avrebbe avuto un buon cliente nel portfolio e qualche commissione in più da esporre nel bilancio della filiale

Ma non importa. I tempi cambiano e chi è stupido rimane stupido, come quel direttore. Le banche italiane ti creano difficoltà? E chi se ne frega. Basta andare su paypal.it. Ti apri un conto operativo online in soli 3 minuti. Puoi vendere ed incassare soldi in tutto il mondo senza perdere tempo.


Effettua la registrazione a PayPal e inizia ad accettare pagamenti tramite carta di credito immediatamente.

lunedì 19 novembre 2007

Con internet si guadagna pure se hai il raffreddore

È arrivato il freddo, finalmente! E anche quest’anno – ahimé - ha saputo cogliermi di sorpresa. Ho cercato di proteggermi in tutti i modi, di non beccarmi il raffreddore, ma non ci sono riuscito. Il risultato è stato che ho passato la domenica di ieri sotto le coperte, un po’ per contenere il numero degli starnuti, ma un po’ l’ho fatto anche per dedicarmi a qualche lettura riposante. Peraltro, devo ammetterlo, vado pazzo per il fatto che quando sono a letto la domenica pomeriggio, i miei figli (ne ho tre) si sentono autorizzati a trasferire il loro campo da gioco nella mia camera. È vero, ogni tanto devo fare la voce grossa per ripristinare un livello di rumorosità accettabile. Ma a parte questo, a me piace moltissimo che stiano lì a giocare. La loro presenza mi da un senso di calore e di profonda serenità, che è forse la condizione migliore per affrontare la lettura. Se a questo poi si aggiunge l’odore di caffè che ad una certa ora del pomeriggio, come un rito sacrosanto, si spande per la casa, annunciando l’arrivo di mia moglie, che poco dopo spunta dalla porta con la mia tazzina preferita (rossa, con un orsacchiotto che ti guarda e dice I love you very mutch), ti rendi conto che il raffreddore – in alcuni casi – è la cosa migliore che ti può succedere. Una vera fortuna!

La pausa è stata d’obbligo. Non potevo continuare a leggere con mio figlio, il piccolo, che mi saltava addosso per fare la lotta. Così ne ho approfittato per accendere il telefonino e per consultare la mia posta elettronica (potevo farlo al computer, ma significava uscire dal tepore delle coperte). C’erano una decina di messaggi. Cinque erano di PayPal, la mia banca virtuale, che mi avvisavano del fatto che 5 persone nella giornata avevano comprato i miei ebook ed avevano effettuato il pagamento per un totale di circa 300,00 euro. Ho guardato mia moglie ed ho sorriso. Poi ho pensato a tutti quelli che continuamente si domandano se è possibile guadagnare soldi con internet lavorando da casa … ed ho sorriso nuovamente.

mercoledì 14 novembre 2007

Retroscena bancario è finalmente online!

Finalmente è arrivato! Lo stavamo aspettando con trepidazione. “RETROSCENA BANCARIO – TUTTO QUELLO CHE LE BANCHE NON DICONO”, il nuovo ebook di lavoro-casa.com. Scritto da Marco Calì, uno dei massimi esperti del sistema interbancario italiano, e presentato da Eugenio Benettazzo, meglio noto come il Beppe Grillo dell’economia, l’opera è disponibile anche in cartaceo, formato libro classico, acquistabile su lulu.com.

Se ci tenete a sapere che fine fanno i vostri soldi, ve lo consiglio caldamente. Anzi, è il caso di comprarne qualche copia in più su lulu.com da regalare per Natale. Non potreste fare un regalo migliore ai vostri cari. Credetemi, una cosa è “immaginare” quello che succede dietro le quinte di ogni banca, un’altra cosa è sapere esattamente come vengono manipolati i risparmiatori, compresi quelli che credono di saper giocare in borsa.

Ah … prima che dimentico, dopo che lo avete letto, potete conoscere l’autore direttamente sul suo blog Sapienza Finanziaria. Sono certo che non vedrete l’ora di farvi guidare da lui.

martedì 13 novembre 2007

Le "parole" vanno in pensione

Anche le parole, come le persone, quando lavorano troppo vanno in pensione. Cosa vuol dire? Vuol dire che ogni parola, sin dalla nascita, ha una sua forza comunicativa, una sua specifica capacità di fare presa sulla gente e di richiamare l’attenzione sul significato delle cose che ciascuna rappresenta. Non si tratta solo di una traduzione letterale, ma di un vero e proprio processo di associazione. Se io dico “bomba”, ad esempio, la gente associa a questa parola immagini e fatti, e ne ricava un significato che va oltre quello letterario. È un processo più che normale, in cui ciascuno richiama alla mente le proprie esperienze correlate e le rivive in maniera del tutto soggettiva.

Ovviamente, la carica emotiva e semantica di ogni parola varia col tempo in relazione alla quantità e alla qualità delle esperienze. Se parliamo di qualità, ad esempio, per i bambini la “bomba” può essere semplicemente un giocattolo o il titolo di una canzone. Per gli adulti, invece, ha un significato molto meno ludico.

Ma c’è da fare anche un discorso di quantità. Se pensiamo ai politici, per fare un esempio, e alle parole come “parlamento”, “governo”, “giustizia”, “legge”, “ministro”, ci rendiamo conto che sono sempre più frequentemente associate a fatti sostanzialmente poco onorevoli e lusinghieri, e la loro capacità comunicativa, in relazione al significato letterale proprio, sta subendo un vero e proprio appiattimento semantico.

Questo spiega anche perché le parole fanno presa su alcuni soggetti e non su altri, oppure, semplicemente non fanno più presa. Ne abbiamo parlato anche nel precedente post sulle tecniche per attirare l’attenzione contravvenendo alle aspettative. Gli esseri umani si adattano con incredibile rapidità a modelli consolidati. La stimolazione sensoriale costante ci fa perdere la sensibilità.

È un po’ quello che sta succedendo con le espressioni “fare soldi” o “guadagnare soldi” con internet. Un tempo queste espressioni si facevano notare e suscitavano una certa aspettativa. Ma poi cos’è successo? L’esperienza sociale (non sempre piacevole e positiva) e l’uso industriale di queste locuzioni (associato alle esperienze) ne stanno riducendo sensibilmente la forza. Non c'è da meravigliarsi se di qui a poco diventeranno un semplice modo di dire.

giovedì 8 novembre 2007

Blogger senza peli

Chi ha avuto modo di scaricarsi dal mio sito “Come crearsi un blog di successo”, sa bene quanto conta nel blogging e, più in generale, nel posizionamento di un sito web, la cosiddetta link popularity. A più riprese abbiamo detto, anche negli altri ebook di lavoro-casa.com , che la prima cosa da fare, per generare traffico, è partecipare fattivamente alla vita del blog: farlo con passione, con argomenti e contenuti interessanti, con voglia di bloggare … prima di tutto.

Ma se l'obiettivo è quello di ottimizzare tecniche ed acquisire esperienze per il ranking del blog, non poteva passare inosservata l’iniziativa della Philips : BLOGGER SENZA PELI. Si tratta di scrivere un post ispirato al rapporto che si ha con i peli o con il proprio partner peloso, con la depilazione maschile o, comunque, con tutto ciò che sia in tema con il Philips Bodygroom e il suo utilizzo. I post più simpatici vinceranno un rasoio della casa.

È senza dubbio un’iniziativa pubblicitaria di grande intelligenza, ma lo è anche per i blogger e per la popolarità che se ne ricava. Per questo vi consiglio di partecipare e di fare un bel servizio. È il caso di dire … pelo e contropelo.

mercoledì 7 novembre 2007

Contravvenire alle aspettative per attirare l’attenzione

Ero su un aereo per Cagliari. Ugo, l’assistente di volo della Meridiana Airlines, come al solito, si apprestava a fare il suo annuncio per la sicurezza dei trasportati, prima del decollo. Ricordo che avevo la mia 24 ore di fianco alla sedia, e leggevo il giornale.

“Signore e signori … un minuto di attenzione per favore! Mettete i bagagli negli appositi scompartimenti. Dico a lei signore, se l’aereo dovesse precipitare, quella 24 ore potrebbe darle molto fastidio … non trova?”. Ce l’aveva proprio con me. E se il suo intento era quello di farmi ascoltare il suo annuncio, beh … c’era riuscito alla grande! Non soltanto aveva catturato la mia attenzione e quella di tutti i passeggeri (perché l’ipotesi che l’aereo sul quale stai viaggiando possa precipitare – stanne certo - ti rende molto vigile e presente), ma aveva ottenuto simpaticamente di far sistemare tutto ciò che era fuori posto, in un ambiente ostile ai messaggi, evitando di esporre la solita, generica tiritera sulla sicurezza che i passeggeri hanno già sentito molte volte.

Nell’ultimo post ho detto che per fare presa sulla gente occorre che le idee siano sostanzialmente semplici. Ed è proprio vero! Ma quante volte capita ad una buona idea, sostanzialmente semplice, di non interessare a nessuno? Il segreto sta nel fatto che per avere un pubblico attento e per mantenere vivo il suo interesse molto spesso bisogna contravvenire alle aspettative delle persone, bisogna agire in senso contrario a ciò che esse, intuitivamente, si aspettano. Proprio come Ugo ha saputo fare sul volo per Cagliari.

La sorpresa attira la nostra attenzione! È come una sorta di comando manuale d’emergenza che si sovrappone ai dispositivi automatici di reazione quando, di fronte a qualcosa di inaspettato, questi ultimi falliscono. Tutto si blocca, le attività in corso vengono interrotte, la nostra attenzione si focalizza involontariamente sull’evento che ci ha sorpresi. E così lo prendiamo in considerazione.

Nell’e-commerce questa è una regola fondamentale: attirare l’attenzione … sempre. Il problema è capire quando da un certo comportamento ne scaturisce poi un modello a cui ci si abitua. Gli esseri umani si adattano con incredibile rapidità a modelli consolidati. La stimolazione sensoriale costante ci fa perdere la sensibilità. E per un sito che vende online questo significa perdere tutto.

Per fare presa sulla gente, le idee devono essere semplici ed inaspettate.

martedì 6 novembre 2007

Per fare presa sulla gente servono idee semplici

Perché alcune idee funzionano ed altre meno? Mi sono fatto questa domanda decine di volte, e come me credo che molti altri abbiano cercato di trovare una risposta, un metodo, uno schema da seguire per trasformare un pensiero ideale in qualcosa di concreto e trionfante.

A distanza di anni posso dire che se c’è un fattore che caratterizza tutte le idee vincenti, che le rende cioè capaci di fare presa sulla gente, questo è dato dalla semplicità. L’uomo è un essere pensante, capace di ragionare, ma è anche molto pigro, e per questo vuole che tutto sia ridotto all’essenziale, sia facile da capire e non comporti grandi sforzi di ragionamento.

Che cos’è una cordiomiopatia idiopatica? Boh! Non sono mica un medico! Eppure c’è un modo per spiegarlo in maniera semplice: il cuore non funziona bene (cordiomiopatia), ma non sappiamo ancora di cosa si tratta (idiopatica).

Questo serve a far capire che per ogni concetto ci sono almeno due modi di raccontarlo: uno tecnico, difficile, alla portata di pochi; l’altro molto semplice e alla portata di tutti. Il concetto non cambia, ciò che cambia è la capacità del pensiero di fare presa sulla gente.

Il successo deriva da un’idea semplice eseguita magistralmente bene.

giovedì 1 novembre 2007

Il libro di Marco Calì ... su tutto quello che le banche non dicono

Quando Marco Calì, consulente finanziario indipendente (come ama definirsi), di Padova, mi inviò il suo libro, temevo che si trattasse del solito saggio su un tema a piacere (dell’autore), da sorbirmi almeno sommariamente prima di inoltrargli una comunicazione di rito, del tipo “Ci dispiace, ma il Suo manoscritto non rientra tra gli argomenti di nostro interesse”.

Mi sono dovuto ricredere sin dalle prime pagine, perché man mano che leggevo, non soltanto subivo il fascino degli argomenti trattati (banche, mutui, investimenti, conti correnti etc.), ma sentivo che la parola scritta di Calì mi aveva totalmente rapito senza farmene accorgere. Una prosa leggera, pratica, di chi vive quello che scrive e scrive quello che vive. Mi sono ritrovato alla fine (circa 170 pagine) del libro e ho pensato: questo è uno forte!

In effetti non mi sbagliavo. Quello che Calì analizza e pronostica nel suo libro, dal titolo “RETROSCENA BANCARIO – TUTTO QUELLO CHE LE BANCHE NON DICONO”, è qualcosa di tragico che sta trovando riscontro nella realtà dei fatti giorno dopo giorno.

I TG parlano della crisi dei mutui, così come Calì ha già detto nel suo libro, dove ha previsto il modo più rapido ed indolore per venirne fuori riducendo al minimo i danni di chi è stato costretto a stipulare a tasso variabile.

Lo stesso si dica per il petrolio, per il quale Calì ha pronosticato una crescita a dismisura del prezzo fino ad arrivare ai 100 dollari al barile, contro quelle che sono le previsione degli istituti di credito e dei loro cosiddetti consulenti personal.
Ancor più visionario appare rispetto alle sue ultime affermazioni che ci auguriamo siano sbagliate: Italia prossima Argentina.


Insomma, un mondo fatto di mille intrighi e di artifizi vari che l’autore ha saputo abilmente rendere alla portata di tutti i risparmiatori italiani.


Un libro da non perdere, che uscirà la settimana prossima sotto forma di ebook (nelle settimane successive uscirà anche in formato classico). Sarà acquistabile su lavoro-casa.com. Ma se volete scrivere all’autore e saperne di più, o avere qualche dritta su come investire o disinvestire i vostri risparmi, vi consiglio di visitare il suo blog su http://sapienza-finanziaria.blogspot.com/.

sabato 27 ottobre 2007

In linea il nuovo ebook "Fare soldi online disegnando"

Come annunciato, il nuovo ebook "Fare soldi online disegnando" è in linea.
Sono molto soddisfatto di questo prodotto, forse perché io guadagno usando le stesse tecniche e tattiche suggerite nell'ebook.

Ci sono migliaia di giovani talentuosi che non hanno la possibilità di farsi notare, proprio perché molto spesso non si conoscono i giusti canali per accedere alla popolarità e al business. Quello degli artisti e dei disegnatori, in particolare, è un mondo fatto di grande passione e di poco senso degli affari. Si disegna a prescindere!

Alla fine, però, ciascuno ha bisogno di soldi e, quindi, di un lavoro, e la decisione cui si giunge è quella di accantonare il talento in cambio di un "posto sicuro".

Sono queste le ragioni che mi hanno spinto a scrivere "Fare soldi online disegnando", perché le occasioni su internet sono infinite, ed è un vero peccato che gente capace debba rinunciare al proprio talento e ai propri sogni solamente perché non riesce a vedere la strada giusta per fare quello che sa fare meglio.

Se ti sai muovere, se sai organizzare il tuo e-commerce, se sai come far convergere sul tuo sito traffico altamente targhettizato, forse non c'è bisogno di abbandonare. Forse vale la pena provare.

Del resto, non sono pochi quelli che hanno saputo creare un business basato sul proprio talento, e nell'ebook ne parlo abbondantemente, analizzando casi e questioni concrete di gente che vive alla grande facendo disegni, fumetti, illustrazioni, t-shirt, calendari e tanto altro ancora.

Un libro da non perdere, anche per chi è ancora agli esordi, perché può dare un senso ed un orientamento adeguati alla propria indole. Vale la pena leggerlo.

mercoledì 24 ottobre 2007

In arrivo “FARE SOLDI ONLINE DISEGNANDO”, il nuovo ebook su come crearsi online un lavoro stabile e redditizio con disegni, fumetti e illustrazioni

Finalmente è pronto! Venerdì 26 ottobre sarà in linea su Lavoro-Casa.com.



FARE SOLDI ON LINE DISEGNANDO

è un ebook strepitoso, fatto su misura per i talentuosi del disegno e del comics. D'ora in avanti avranno uno strumento straordinario per sfruttare al massimo il proprio genio creativo.


Qui di seguito, uno stralcio dell'introduzione:

"L’arte in genere è qualcosa che troppo spesso viene considerata alla stregua di un hobby, senza valore concreto. Come un passatempo che non permette di pianificare e costruire seriamente il proprio futuro perché si basa su fattori poco tangibili, molto personali e, per questo, poco classificabili. Insomma, grossomodo un’occupazione divertente ma niente a che vedere con la “sistemazione sicura” cui si è abituati a pensare sin da adolescenti.

Credo che questo modo di vedere l’arte la dice lunga sul fatto che solo in pochi riescono veramente a farsi conoscere dal grande pubblico e a trovare un filone professionale concreto. Ci si abitua subito a vederla in maniera sbagliata, a porla come un gioco e basta. E questo limita ogni cosa. Riduce la capacità di animarsi di buona volontà, di concentrarsi sulle azioni da compiere e di focalizzarsi sull’obiettivo.

L’arte è insieme tecnica e talento. L’una senza l’altra difficilmente potrà mai aggiungere un tocco di pura bellezza all’equilibrio naturale del mondo. La capacità innata esiste e col tempo determina la consapevolezza di ciò che si è, ma è la disciplina che fa l’artista. La conoscenza, la sapienza, l’esperienza, l’addestramento, sono le condizioni fondamentali. Un uomo di talento senza queste condizioni, rimane solo un uomo di talento.

Quando Pablo Picasso si spostava tra la gente, c’era sempre qualcuno che l’avvicinava per complimentarsi o per ottenere un suo autografo. Così un giorno una signora lo riconobbe al mercato e non esitò a chiedergli un disegno da fare su un pezzo di carta che ella stessa tirò fuori dalla borsa. Picasso fu lieto di accontentarla e velocemente creò un capolavoro sul pezzo di carta che gli aveva dato. La donna rimase sbalordita e chiese all’artista come avesse potuto realizzare in 30 secondi un capolavoro del genere. E Picasso le rispose: “mi ci sono voluti 30 anni per fare quel capolavoro in 30 secondi”.

Capito cosa intendo? Se hai talento te ne accorgi, ti viene da dentro, ti esce facile e spontaneo, come parlare, camminare, mangiare. Conosco musicisti che sentono il suono delle note prima ancora di comporle e di suonarle. Non c’è una spiegazione razionale, è creazione pura. Così anche i disegnatori. A certi livelli di concentrazione riescono a vedere nella loro mente il disegno già fatto, con le ombre, i colori e tutto. Non sto parlando di un’immaginazione vaga del soggetto, o di un’idea progettuale, ma di una vera e propria visione dettagliata dell’opera ancora inesistente. Questo significa avere talento, perché basta un niente, una luce, un riflesso, una composizione casuale di forme, percepita fugacemente mentre sei in macchina con gli amici, a far nascere l’idea e a vederla prendere forma nella tua mente, fino ad averne una visione nitida, definita, completa.

Il problema si pone quando le tue mani non sanno interpretare la tua visione. Riesci a vedere perfettamente quello che vuoi, ma non sai realizzarlo. Cosa succede? Perché ti viene difficile realizzare quello che riesci a vedere nella tua mente? Te lo dico io: ci vuole tecnica e disciplina. Ricorda Picasso: “mi ci sono voluti 30 anni per fare quel capolavoro in 30 secondi”.

Ti dico questo perché se sei un bravo disegnatore hai due modi per gestire la cosa:

1. prenderla come un gioco e dare poca importanza al tuo talento;
2. migliorare te stesso con la disciplina e fare in modo che il talento diventi una risorsa economica.

Il mio consiglio è di non perdere tempo. Impegnati al massimo per imparare più degli altri, per sapere più degli altri, per conoscere più degli altri. Migliora le tue tecniche, frequenta corsi avanzati di perfezionamento, e se sei ancora alle prime armi non stare a pensarci troppo. Iscriviti a scuola d’arte o a uno dei corsi base sul disegno; ma non sciupare nemmeno un minuto del tuo tempo.

Sappi che ci vogliono molti anni per imparare tutto e molti anni per dimenticare. È il percorso naturale dell’artista: imparare le tecniche, conoscere i segreti del mestiere, assimilare le esperienze, e poi dimenticare tutto per dare alla luce la parte più autentica del tuo genio creativo. Solo a questo punto, quando tutto avrai appreso, conosciuto e poi consegnato all’oblio, il tuo talento sarà arte.

Il motivo è semplice: c’è gente la fuori pronta a comprare i tuoi lavori, a pagarti per i tuoi disegni, ad esporre le tue opere. Allora perché perdere tempo? Perché non provarci?

Prima di iniziare a scrivere questa introduzione, ho ricevuto un’email di Italo Pentimalli, fondatore e proprietario del sito http://www.piuchepuoi.it/. Diceva di condividere a pieno il mio modo di vedere la strada per il successo, e che bisogna avere il coraggio, la forza e la determinazione di provarci sempre. È la legge delle 3T, come dice Italo: Try & Try & Try...

È giunto il tempo di spolverare le tue creazioni, di tirarle fuori dal cassetto e di farne una scansione in termini di business. Qui trovi tutto quello che ti serve per fare del tuo talento una risorsa economica."

giovedì 18 ottobre 2007

Investimenti, risparmio, conti correnti, mutui. Tutto quello che le banche non dicono nel nuovo straordinario ebook di Lavoro-Casa.com

Cari amici, come ho già detto in un mio precedente post, stiamo per ultimare l’ebook “FARE SOLDI ONLINE DISEGNANDO”. Se devo essere sincero, pensavo di impiegarci meno tempo. Ma l’argomento si è rivelato tanto impegnativo ed entusiasmante quanto lo sono stati, e lo sono tutt’oggi, gli altri temi sui quali abbiamo scritto tantissimo e aiutato centinaia di persone a migliorare se stessi ed il proprio rendimento economico. Insomma, se devo dire come la penso, sta venendo fuori un piccolo capolavoro di web marketing per i giovani talentuosi del disegno. Uno strumento che permette di sfruttare al massimo il mercato per vendere i propri lavori senza spendere un solo centesimo per impianti off line.

Tuttavia, non è solo questo che in qualche modo ha ritardato l’uscita dell’ebook. È successo qualcosa nel frattempo che ha coinvolto tutta la mia attenzione, perché se la mission di Lavoro-Casa è quella di aiutare le persone a guadagnare di più e a non sprecare tempo e soldi in cose inutili, quello che sto per dirvi ha dello straordinario e merita di essere anticipato.

Si tratta di un nuovo ebook, scritto da Marco Calì, un nome che, buttato lì, non dice proprio nulla. Eppure sono pronto a scommettere tutti i miei guadagni che una volta pubblicato il saggio che ha scritto, il suo nome farà il giro d’Italia in meno di 48 ore, e non senza creare scompiglio e panico in molti risparmiatori, ma soprattutto in seno alle grandi holding finanziarie e bancarie del nostro Paese (o BELPAESE, come lo chiama lui).

Infatti, Marco, con il quale oramai mi sento almeno due volte al giorno per via dell’editing che stiamo facendo da qualche settimana, è autore di un libro - dall’intrigante titolo “RETROSCENA BANCARIO”, e dal sottotitolo inquietante “Tutto quello che le banche non dicono” - con il quale, come dice Eugenio Benettazzo, che ne ha curato la prefazione, fotografa, attraverso una lucida analisi, l’attuale scenario bancario in Italia, soffermandosi anche su spiacevoli episodi di cronaca finanziaria che hanno dimostrato il marcio del sistema: uno fra tutti il caso My Way e 4You.

In uno dei capitoli del suo libro, Calì, che avrete capito trattarsi di un esperto di finanza e di banche, rende nota la sua più grande preoccupazione: Italia, prossima Argentina. In altre parole, mette in luce, con l’ironia di chi è capace di prevedere gli eventi, le magagne e le macchinazioni che si costruiscono segretamente dietro ogni operazione di risparmio e di investimento. Per non parlare dei mutui e della vergognosa vicenda del “tasso variabile”, che oggi sembra essere la causa principale del malcontento della gente e delle proteste delle associazioni dei consumatori. Il governatore italiano ha fatto dichiarazioni rassicuranti sui mutui. Ma chi lo dice che dietro non ci siano situazioni simili a quelle che negli Stati Uniti e in Inghilterra alla fine hanno portato allo scandalo?

Marco Calì, in ogni caso, non si limita a dire quello che le banche non dicono. Offre decine di soluzioni interessanti su come gestire certi risparmi e su come comportarsi in determinate situazioni, dove abitualmente le banche fanno quello che “gli pare e piace”. Parla dei mercati azionari, dell’allarme mutui, del risparmio gestito, dei conti correnti, dei prodotti a capitale garantito; offre consigli sugli investimenti, in particolare su quelli del petrolio, con previsioni sul prezzo che già sul breve termine stanno rivelando che quest’uomo – di Padova – è uno che sa il fatto suo.

Beh, sono certo che questo libro avrà un successo strepitoso. Nei prossimi giorni vi darò ulteriori dettagli sull’uscita e sul prezzo di lancio.

giovedì 11 ottobre 2007

GRAPHIC USABILITY: L'IMPLICAZIONE GRAFICA DELLA WEB USABILITY

Oggi se ne parla molto. Io stesso, nelle mie pubblicazioni, faccio spesso riferimento alla web usability ogni volta che per ovvie esigenze anche didattiche devo propugnare l’opportunità di rendere facile e navigabile un sito web. Tuttavia, l’argomento è molto più vasto di quello che sembra, e limitarsi a interventi di non appesantimento o di reperibilità delle informazioni rischia solo di non rendere i risultati che ciascuno spera di ottenere con la strategia dell’usabilità.

Partiamo dalla considerazione che chi naviga in internet è alla ricerca di informazioni, che – come dice Michele Visciola, autore di “Usabilità dei siti web”, edizione Apogeo – gli permetteranno di modificare o aggiornare la propria conoscenza, di prendere decisioni, di acquistare un bene o di avvalersi di un servizio. Le informazioni, quindi, stanno al centro di una potente strategia che si chiama usabilità.

In questo senso, lo sforzo è quello di dare subito al navigatore quello che sta cercando, riducendo al minimo i clic necessari per accedere all’informazione desiderata. Non fa bene al marketing di un sito che il visitatore, magari dopo avere aspettato a lungo il caricamento della pagina, sia costretto anche a linkare più volte per giungere a dati che alla fine non trova o trova solo parzialmente.

Ma questa, se vogliamo, è la parte più scontata dell’usabilità, quella che tutti conoscono grazie agli studi di eminenti personaggi del world wide web, come il noto Jakob Nielsen. C’è un aspetto, invece, che spesso viene trascurato, ma che secondo recenti scoperte sta rivelando, non senza qualche sorprendente rivisitazione teoretica, il nascere di una moderna web usability.

Sto parlando dell’usabilità grafica del sito. Io la chiamo GRAPHIC USABILITY, e mi riferisco a tutto ciò che pur mantenendo la facilità di navigazione, in senso classico, non rinuncia ad un aspetto piacevole e seducente. Perché se è vero che l’utenza naviga sulla base di un “bisogno informativo”, è altrettanto vero che la decisione di fermarsi su un sito piuttosto che su un altro, almeno nella fase del primo impatto, è determinata sic et simpliciter da quello che appare.

“L’apparenza inganna”, recita un vecchio detto, ma nel momento stesso in cui lo fa, compie il suo lavoro. Seduce il visitatore e lo spinge ad andare oltre.

La verità è che un sito non deve ingannare, perché fallirebbe nel suo intento, ma deve comunque “apparire”, ovvero, attrarre l’attenzione in un solo colpo d’occhio, attraverso l’uso di espedienti pittorici o iconici che, molto più rapidamente di un testo, comunicano valori, significati, messaggi e quant’altro possa essere condiviso dalla comune esperienza visiva degli internauti.

Non è semplice! Anzi, il più delle volte è proprio la grafica il punto più critico dell’usabilità di un sito. Attirare l’attenzione è facile, ma il visitatore ha bisogno di informazioni e, quindi, di entrare in relazione col sito o con chi lo scrive. E la graphic usability ha proprio lo scopo di realizzare un equilibrio tra la spinta a sedurre e la capacità di risultare persuasivi.

La qualità grafica di un sito usabile è quella che riesce ad attrarre e a rassicurare nello stesso tempo. Non occorre un capolavoro di design digitale, soprattutto se questo alla fine non crea rapport con l’utente. Anche una sola linea di contorno al testo, che sappia comunicare competenza tecnica e responsabilità professionale, e quindi trasmettere fiducia, è quanto basta per definire l’intervento grafico come un intervento di alta qualità.

L’utente medio è in grado di percepire dall’interfaccia più di quanto si possa immaginare. Un semplice layout ci dice tutto sull’esperienza del titolare del sito, sulla sua padronanza dello strumento, sulla sua capacità di controllo tecnico e di risposta agli eventi di routine. E chi trascura questi aspetti commette un grave errore.

In Italia sta prendendo piede il modello del minisito, strumento americano potentissimo, che io stesso suggerisco per vendere in internet. Ma l’errore che stanno commettendo in molti, compresi gli americani, è quello di riprodurre in serie l’interfaccia grafica di un modello standard.

Avere un sito di una sola pagina, facile da navigare e sufficientemente ricca di informazioni, per un certo tipo di e-commerce, è la strategia migliore; ma questo non significa che tutti devono evidenziare le frasi con il colore giallo, o usare gli stessi fonts, o ripetere l’identica struttura di argomenti. È vero che ciò che funziona non si cambia, ma è anche vero che il navigatore trae le sue conclusioni da tutto questo. Un sito che ripete in tutto e per tutto le caratteristiche e la struttura di altri siti, non è in grado di esprimere credibilità e competenza. E con ogni probabilità, la semplice imitazione di un modello, sia pure vincente, svela insicurezza e pochezza innovativa da parte di chi lo gestisce o di chi ne è titolare.

Rendere un sito usabile non significa svuotarlo esteticamente, soprattutto se si considera che la grafica non soltanto abbellisce, ma può fornire contenuti, facilitare la navigabilità ed organizzare le informazioni. Una bella foto del prodotto a volte è in grado di sostituire mille parole. Come un’immagine stilizzata può guidare il visitatore molto meglio di una raccomandazione scritta.
Per concludere, il mio consiglio è di non pregiudicare la grafica. Uno studio attento delle esigenze dell’utente può condurre a soluzioni ideali di facilità d’uso senza dover rinunciare ad un’estetica accattivante.

domenica 30 settembre 2007

Settembre strepitoso! In arrivo il nuovo ebook "Fare soldi online disegnando"

Cari amici, questo mese di settembre è stato favoloso. Abbiamo lavorato tantissimo. L’ebook su Clickbank ha riscosso un successo strepitoso. Più di 70 copie vendute in meno di 10 giorni. Ma ciò che mi ha fatto più piacere è stato ricevere le vostre email di ringraziamento. Siete stati veramente in tanti a scriverci. Vi ringrazio di cuore per la fiducia che ci avete concesso. Siete fantastici!

Qualcuno mi ha chiesto di sapere se bolle qualcosa in pentola. A dire il vero, volevo tenere il segreto fino all’ultimo giorno, ma credo proprio che meritiate di saperlo in anteprima. Ebbene, sto per completare il mio nuovo ebook “Fare soldi online disegnando”. È inutile che vi dica quanto entusiasmo sta suscitando questo progetto, anche perché svela numerosi meccanismi di guadagno online a disegnatori e grafici che fino ad oggi, per un motivo o per un altro, non hanno saputo far fruttare al meglio il proprio talento.
Vendere disegni in internet, è possibile? Certo che lo è, e ci sono tantissimi modi per farlo e per guadagnarci bene.

È solo questione di giorni!

A presto.

venerdì 21 settembre 2007

LA TUA GRANDE OCCASIONE

Ho finito da poco di leggere un libro meraviglioso di Robin Sharma, dal titolo “La tua grande occasione”. La sensazione che ne ricavi, alla fine, è di avere una grande energia dentro di te, sopita dal tempo, dalle abitudini, da un certo modo di pensare. Basterebbe cambiare di poco il proprio punto di vista per riuscire a scorgere opportunità grandissime di crescita personale e professionale, e per tirare fuori la grinta e la determinazione necessarie per raggiungere traguardi importanti. Eppure questo non succede; il più delle volte predominano schemi mentali vecchi e sorpassati. Un esempio, che vale per molti, è quello di pensare al “posto fisso”, e non importa se hai talento e capacità strabilianti, quello che conta è la “sistemazione sicura”. Meglio un posto alle Poste, perché lo stipendio arriva ogni mese.

Tutto questo è veramente triste. Le persone rinunciano ai sogni perché credono che la vita sia fatta di altro. Come se i sogni fossero fantasie irrealizzabili che non possono legittimamente esistere nella mente di una persona. Così i bambini che da grandi vogliono fare l’astronauta si ritrovano a 25 anni a fare gli ausiliari del traffico. Ora, non so quanto possa essere eroico un ruolo del genere, ma non ho mai visto bambini che si prendono a randellate per giocare al super vigile urbano.

Non fraintendermi, ho grande rispetto per la polizia municipale, e credo che forse sia veramente un lavoro eroico. Lo è sicuramente più di molti altri. Quello che invece voglio dire è che tutti hanno il diritto di sognare, di crederci, di coltivare le passioni e di dire “anch’io voglio provarci!”.

Il successo è soprattutto una condizione mentale. Devi credere nel tuo potenziale prima ancora di esprimerlo. Devi sentirti straordinario prima che tu possa diventarlo. Solo in questo modo riesci a focalizzare i tuoi obiettivi, a vedere le soluzioni che fanno al caso tuo, a cogliere le strategie migliori anche nei momenti più banali della tua giornata.

Impegnati sempre, fai del tuo meglio e pensa in grande. Alla fine il successo ti arriverà addosso mentre sei impegnato a fare altre cose.

lunedì 17 settembre 2007

Panama: il nuovo selettore di keyword di Yahoo. Il segreto per accedervi senza spendere soldi.

Da un po’ di tempo, il selettore di keyword Overture sembra non funzionare. Cos’è successo? Niente che non si sapesse già. È arrivata la nuova piattaforma pubblicitaria di Yahoo. Si chiama Panama, ed è riservata a chi già possiede un account Yahoo Search Marketing.

Già so quello che stai pensando: “addio ricerche gratuite di keyword!”

Beh, prima o poi dovrai fartelo un account. Non puoi mica vivere a scrocco per sempre!? Però, almeno per il momento, sembra esserci ancora una via di scampo.

Infatti, se clicchi qui, ti ritrovi nel pannello di Panama, dove puoi eseguire la tua ricerca keywords in pochi minuti. Devi solo impostare il Paese ed il fuso orario, così come ti indico nell’immagine qua sotto.



La procedura ti chiede di completare l’operazione e, se decidi di andare avanti, ti porta nella pagina dei costi. È a questo punto che devi fermarti, se non vuoi spendere soldi.

Beh, spero di esserti stato utile.

A presto

lunedì 10 settembre 2007

COME CREARSI UN BLOG DI SUCCESSO

Scarica gratis l'ebook
Ebook 44 pagg. - autore Carlo D'Angiò

sabato 8 settembre 2007

L'ERA DEL BLOG

Benché in Italia se ne faccia un uso ancora molto limitato, oggi il blog è uno degli strumenti più potenti della comunicazione sul web. Negli Stati Uniti, infatti, è presente in ogni casa. Le persone non si scambiano più il numero di telefono, ma direttamente l’URL del proprio blog. E c’è chi ne ha saputo fare un uso straordinario anche in Italia, come Beppe Grillo, che conta più di 200 mila visitatori al giorno.

La parola in sé non ha alcun significato, perché in realtà nasce dalla contrazione di due termini inglesi: web (rete) e log (diario). Quindi, volendo fare una traduzione, il blog è una sorta di diario in rete.

Il blog è la tua voce sul web. Uno spazio dove raccogliere e condividere qualsiasi cosa che ritieni interessante: un commento di politica, un diario personale online o link a siti web che desideri ricordare. Per molti un blog è semplicemente uno spazio in cui annotare i propri pensieri, mentre altri comunicano ad un pubblico di migliaia di persone in tutto il mondo. I blog sono utilizzati dai giornalisti, professionisti o dilettanti che siano, per pubblicare le notizie dell'ultima ora, mentre attraverso i diari quotidiani è possibile condividere con gli altri i propri pensieri più intimi. Qualunque cosa sentiate il bisogno di dire, Blogger vi aiuterà a farlo.

Questa è la definizione che si legge nella pagina di presentazione di Blogger, una delle piattaforme più note per la creazione di blog.

Come puoi vedere, hai a che fare con un mezzo veramente fantastico, che vive a metà strada tra il giornale o la rivista e la comunicazione per passaparola. Inoltre, il blog ti permette di essere visibile sulla rete, proprio come un web site, con la differenza di non dover sottostare ai meccanismi complessi della programmazione, dell’HTML, dell’FTP ecc. Non devi dipendere dal web master e dalla sua disponibilità di tempo per vederti pubblicare i tuoi articoli (post). Puoi fare tutto da solo, proprio perché i blog sono nati con il concetto dell’autogestione. Sono facili da creare e da modificare. Basta solo farlo qualche volta per prenderci la mano e diventare un esperto blogger.

Per aprirti un blog è facilissimo e non devi spendere nemmeno un centesimo. Diversi servizi ti permettono di farlo, come Blogger, Wordpress, Splinder, Myspace ecc. Personalmente ti consiglio
Blogger perché ha una buona usabilità e perché è di proprietà di Google, il motore di ricerca numero uno al mondo. E non penso che sia un caso che le pagine web realizzate su Blogger siano particolarmente ben indicizzate dai motori di ricerca.

martedì 28 agosto 2007

LANDING PAGE: STA PER ARRIVARE IL MIO NUOVO EBOOK


Non molti, per la verità, si occupano di come migliorare una Landing Page (la pagina su cui giungono i visitatori dopo aver cliccato l’annuncio di Google AdWords) per aumentare le conversioni. Ma quelli che lo fanno ti dicono che devi limitare l’uso del flash, scrivere dei buoni contenuti, curare la grafica, rendere accattivante il tuo prodotto con delle belle immagini ecc.. La verità è che non ti dicono niente di nuovo. Oggi pure le formiche sanno che le animazioni in flash creano qualche problema di posizionamento sui motori di ricerca. Problemi relativi e comunque risolvibili. Anche perché se i primi tempi hai deciso di renderti visibile con Google AdWords, flash o non flash, quando un visitatore clicca sul tuo annuncio i problemi sono altri.

Allora come si fa a costruire una buona Landing Page? Come si fa a scrivere dei buoni contenuti? Chi dice che un contenuto è buono o meno buono, e perché? E, soprattutto, come si possono triplicare le vendite con una buona Landing Page?




A presto.

Carlo D'Angiò

venerdì 10 agosto 2007

IL TUO LIBRO: COME PUBBLICARLO E VENDERLO IN POCO TEMPO E SENZA COSTI


La prima ed unica guida esistente in Italia che ti insegna in modo rapido ed efficace a pubblicare e a vendere il tuo libro senza sostenere alcun costo




Di seguito, la premessa del libro.

Io, come te, sono uno scrittore. Il mio primo libro l’ho scritto che avevo 19 anni. Più che un libro, era un libricino. Una sorta di vademecum del giovane marito che raccoglieva le fortissimi esperienze di una vita matrimoniale contratta in tenera età.

Ne conservo ancora qualche copia, formato piccolo, di colore giallo paglierino, che ha il privilegio di stare al fianco di grandi autori della letteratura. Un privilegio, si sa, che uno scrittore, ancor più se esordiente, vive sempre intensamente e con grande segretezza. È il piacere intimo di firmare un’opera letteraria, di sfogliarne le pagine e di compiacersi alla vista delle parole che scorrono nei caratteri e nelle forme di un “vero libro”. C’è un po’ di narcisismo, è vero! Ma quale passione umana non ha alla base quel pizzico di fierezza interiore che ci distingue dalle formiche?

Ogni tanto rileggo la prefazione, scritta dal mio professore di liceo Carmine Brasile, a cui devo gran parte della mia passione per la cultura e per i libri, e non smetto mai di rivedermi in quella sua potentissima sintesi, che diceva in apertura: “Sentire, a vent’anni, l’urgenza della parola scritta e comunicata presuppone, alla radice psicologica, un impulso impellente al quale non facilmente si riesce ad opporre l’argine dell’attesa paziente e prudente.”.

Parole sante! Perché a vent’anni si può avere poco o molto da dire, ma non si può avere la pretesa della piena scientificità ed esuastività del discorso. Mancano gli anni di esperienza e di studi necessari per costruire confronti, per affermare teorie, per confutarne altre e per dare peso ed autorevolezza alle proprie parole.

Tuttavia, come ha scritto Carmine Brasile, è un impulso impellente. Un’energia misteriosa, magica, prepotente, che si innesta sul piano della sensibilità umana e traduce ogni esigenza del dire nel ritmo fascinoso del verso o nel discorso narrativo. Una forza che rimane saldamente ancorata allo spirito dello scrittore e che l’accompagna negli anni, diventando in taluni casi una sorta di rifugio dell’anima, un mondo invisibile nel quale ogni narratore compie il miracolo della rappresentazione scritta dei suoi pensieri.

È una visione piuttosto romantica, lo so! Il problema è che lo sanno bene anche certi editori, che vivono di questi impulsi impellenti. Che sfruttano l’esigenza del dire per incassare soldi. Un po’ come fanno gli usurai, che agiscono su un particolare stato d’animo delle persone per estorcere denaro.

L’editoria in Italia funziona in due modi: quello delle Majors, che pubblicano e promuovono solo personaggi già noti; e quello delle piccole case editrici, che ti pubblicano solo se contribuisci alle spese, ovvero, se tiri fuori 1.000/2.000 euro per comprarti un centinaio copie del tuo libro.

È evidente che se sei un personaggio noto non hai bisogno di sforzarti più di tanto per capire come pubblicare e vendere il tuo libro. Se ne occuperà la casa editrice. Il problema riguarda, invece, gli scrittori esordienti o, comunque, quelli che non appartengono alle scuderie delle Majors e che ogni volta spendono migliaia di euro per poter regalare qualche copia del loro libro a parenti e vicini di casa, ma soprattutto a se stessi.

Fortunatamente internet sta cambiando le carte in tavola. Oggi ci sono gli strumenti per poter pubblicare e vendere un libro senza spendere un solo centesimo, mantenendo il controllo sui diritti di autore e, se vuoi, mantenendo anche il controllo sulle vendite. Incredibile, vero? Ma è proprio così!

Leggendo questa guida impari due cose fondamentali:

1. che non hai bisogno di un editore o di un tipografo per stampare il tuo libro;
2. che puoi venderne migliaia di copie senza l’aiuto di nessuno e soprattutto senza spendere soldi.

Chi sono io per dirti questo? Sono uno che vende i suoi libri esattamente allo stesso modo. Del resto non avrei potuto insegnarti nulla se prima non avessi sperimentato personalmente le tecniche e le strategie che a me sono costate tanti soldi e molto tempo speso in corsi di formazione e di aggiornamento, e che tu fortunatamente hai avuto la possibilità di trovare al costo di poche decine di euro. Per sapere chi sono vai su http://www.lavoro-casa.com/#chisono

Io ti assicuro che nel giro di tre settimane da oggi il tuo libro sarà conosciuto da migliaia di persone e che molte di queste l’avranno di sicuro acquistato. Ma tu hai bisogno di credere in me e a te stesso e di concedere fiducia a entrambi per ottenere il risultato che desideri.

Certo, non devi startene con le mani in mano. Devi prima di tutto stabilire i tuoi obiettivi in maniera chiara, positiva e coerente con il tuo sistema di valori e di possibilità. Perché ci sono tre tipi di persone: quelli che fanno succedere le cose, quelli che aspettano che le cose succedano e quelli che non sanno quello che sta succedendo. Cerca di rientrare nella prima categoria.

Henry Ford diceva che “se credi di poter fare qualcosa o di non poterla fare, hai comunque ragione”. Ed è proprio vero! Se tu credi che non sia possibile pubblicare e vendere il tuo libro attraverso gli strumenti che ti suggerisco in questo libro, allora non accederai a grandi risorse interiori come la determinazione e la voglia di fare. E magari prenderai questa guida e la butterai nel cestino, convincendoti di avere speso tempo e soldi inutilmente, di non avere ottenuto alcun risultato. È ovvio, se non agisci non succederà mai nulla. È il famoso “Ciclo dell’Insuccesso”.

Ma per fortuna esiste anche il procedimento al contrario, che innesca il “Ciclo del Successo”. Ci credi, sei determinato, senti di potercela fare, ti dai da fare, agisci come mai prima d’ora ed ottieni risultati grandiosi. E pensi che ne è valsa la pena, perché alla fine ce l’hai fatta. Se credi di poter fare una cosa o di non poterla fare hai comunque ragione.

Se fino ad oggi hai creduto che l’unica strada per vedere realizzata la tua opera letteraria fosse quella di tirare fuori 2 mila euro, non è colpa tua. Nessuno purtroppo ti ha mai detto che potevi fare diversamente.

Ora, però, hai tutto ciò che ti serve per pubblicare e vendere il tuo libro e per farti conoscere dal grande pubblico, senza spendere soldi. Quindi mettiti tranquillo, seguimi passo per passo, e non fare di testa tua perché hai fretta.


... Carlo D'Angiò
ANTEPRIMA DEL LIBRO


I primi passi: per non escludere l’editoria tradizionale

Come funziona l’editoria in Italia
Valutazione del testo
Il linguaggio e il target di riferimento
Cosa sono le cartelle
La correzione delle bozze
La presentazione dell’opera
La sinossi
ISBN
SIAE


Print on demand:
la soluzione ai tuoi problemi

Come pubblicare il tuo libro senza costi


Google adwords:
la pubblicità migliore per il tuo libro

Come promuovere il tuo libro con AdWords
Il pay per click
Le keywords strategiche
Come impostare una campagna di successo
Tecniche di preparazione del messaggio pubblicitario


La “landing page” e le nuove strategie
del web marketing editoriale

Web usability
I contenuti della landing page
Messaggi motivazionali
Informazioni necessarie
Tecniche di rassicurazione

giovedì 9 agosto 2007

GUADAGNARE SOLDI CON INTERNET: POSSIBILE?




E' possibile guadagnare soldi con internet lavorando da casa?


Mi rendo conto che le fregature sono talmente all'ordine del giorno, che diventa difficile credere a parole del genere. Eppure c'è chi lo fa e lo fa da tempo!


Internet è un mondo immenso, dove chiunque, se capace, può creare un business dal nulla.




Io ho cominciato nel 2005, con la mia azienda di cravatte superlussuose "Carlo D'Angiò", che vende solo tramite internet. Questo mi ha permesso di conoscere tanti meccanismi, e tanti altri continuo a scoprirli giorno dopo giorno, che sfruttati bene danno risultati grandiosi.


Li chiamano i segreti del web. E anche io li chiamo così, perché quando li scopri, hai la sensazione di avere tra le mani un tesoro che fino a quel momento ti era stato nascosto.




Allora la mia risposta è si! Si può guadagnare con internet lavorando da casa, proprio come faccio io.



Se sei interessato ad acquistare la guida, visita www.lavoro-casa.com