venerdì 8 agosto 2008

Autoproduzione o contratto editoriale?

Sta crescendo a dismisura il malcontento di coloro che dopo avere scritto un eBook hanno scelto di cedere i diritti in cambio di un contratto editoriale.

Lo sfogo di molti autori ha quasi sempre a che fare con la pochezza dei guadagni racimolati. So di alcuni che dopo sei mesi dal lancio ancora non raggiungono nemmeno la soglia minima contrattuale per passare all’incasso.

È scandaloso? Certo, lo è! Ma dipende da quale punto di vista vogliamo affrontare la questione.

Un tempo, gli aspiranti scrittori avrebbero dato qualsiasi cosa pur di vedersi pubblicare un libro. Sapevano che era difficile e che molto spesso non bastava avere tra le mani solo un valido manoscritto.

Altro che guadagni, vedere il proprio nome rifulgere sulla cover patinata del volume sarebbe stata una soddisfazione immensa.

Oggi invece c’è internet. E con esso ha preso il via una rivoluzione senza precedenti della cultura e dei suoi divulgatori.

I costi sono decisamente inferiori. I libri diventano eBook. E anche quelli cartacei possono essere gestiti col printing on demand.

Insomma, se hai un’ottantina di cartelle nel cassetto, tranquillo! Puoi darle subito alle stampe. Quelle digitali del PDF, intendo. Tanto c’è chi ti pubblica, qualunque cosa tu abbia scritto.

È scandaloso? Certo, questo lo è senza dubbio!

Anche perché molti autori scrivono di argomenti di crescita economica. Vogliono insegnarti a guadagnare con internet, a lavorare da casa, a cambiare vita, a vendere online, a gestire imprese, soldi etc..

E non avere delle valide strategie per sé ... questo sì, è veramente scandaloso!!!

Capisci quello che voglio dire? Non è una critica all’editoria online. Se sei un medico e ti va di farti pubblicare un eBook sulle “cefalee”, nulla questio! Ma se vuoi insegnare agli altri a guadagnare soldi online, allora qualche dubbio sulla tua capacità di farlo mi viene davvero.

Del resto, basta farsi due rapidi conti per capire quanto sia poco credibile una proposta del genere.

Se io autopromuovo e vendo un eBook a 100 euro, incasso totalmente il prezzo. Se invece lo do in edizione, incasso solo le royalties su una cifra che non ho nemmeno la libertà di decidere, visto che è l’editore a farlo.

Perché allora darlo in edizione?

Alcuni dicono perché l’editore ha più visibilità di un autore sconosciuto. Ma non sempre questo aiuta nelle vendite, a quanto pare!

Altri si sentono più autori che infomarketer, ma anche questo è un errore, perché oggi non c’è più spazio per chi non sa essere almeno un po’ imprenditore di se stesso.

La questione, secondo me, ha a che fare sempre con i propri obiettivi. Cosa si vuole ottenere da una pubblicazione online? Se la risposta è “guadagnare”, allora occorre imparare a vendersi.

Come? Con l’autoproduzione ... e con la WLG!

22 commenti:

Anonimo ha detto...

Pienamente d'accordo, io ho da poco terminato il mio primo libro, ho scelto come piattaforma lulu.com, devo dire che mi trovo davvero bene, le vendite non sono ancora decollate, ma non mi posso lamentare considerando il periodo.
Ho scelto lulu proprio perché, oltre a riconoscere l'80% sui diritti di autore, lascia piena libertà di sfruttare questi ultimi (cosa che può sembrare scontata ma che altri editori, anche in POD, non consentono).
Non bisogna sottovalutare il marketing. Per pubblicizzare un libro occorre lavorare sodo come quando lo si scrive.

Anonimo ha detto...

Io invece non sono molto d'accordo. Secondo me, a certe condizioni, l'Editoria è sicuramente vantaggiosa. Qui se non mi sbaglio non si discute sull'Editoria Tradizionale (che in Italia per i piccoli Autori non funziona bene) ma per quella Online, che è in grado di raggiungere un'ampia visibilità.

Personalmente credo che la cosa più importante sia l'EQUILIBRIO: io nella mia Attività ho un Sito Internet con la quale vendo autonomamente i miei eBook, questo è vero, ma devo anche dire in tutta onestà che i Libri Pubblicati con l'Editoria (Bruno Editore nel mio Caso) sono stati quelli di maggior successo.

Dunque, perchè limitarsi? Perchè non provare TUTTO, per POI dire cosa è meglio per sè?

Forse dipende dai casi, ma sicuramente dal mio punto di vista, se un Editore ti garantisce un Utenza di 276.000 lettori, garantendoti una Percentuale sulle Vendite, a fronte del Prezzo pieno Guadagnato dalle poche Vendite che da soli si possono realizzare (a meno che non investi tempo e risorse in AdWords e altre forme pubblicitarie), non c'è paragone.

Poi ovviamente, come dici tu, Carlo, dipende anche da COSA scrivi, PERCHE' lo fai e da come ti poni verso il Lettore. L'Importante è SPECIALIZZARSI, creare una propria reputazione Online in un determinato Settore di Mercato e nel mio caso, posso dire di scrivere tranquillamente eBook sul Guadagno Online, con tanto di Strategie passo passo di come IO stesso ci sono riuscito.

E se poi, da questi eBook, ne ricavo più di 500 Copie Vendute grazie anche alla visibilità dell'Editore, permetti che qualcosa ne capisco?? ;)

Anonimo ha detto...

Uno che vende 500 copie (bisogna vedere in quanto tempo) vuol dire che è veramente bravo a dare man forte all'editore, visto che l'editore da solo ne me le ha mai vendute, nemmeno 50 copie. Allora, se è così, perchè non usi la tua abilità, come dice Carlo, per prenderti il 100% di quelle 500 copie?
La questione comunque è molto seria, e ringrazio Carlo per avere aperto un momento di discussione.

Carlo ha detto...

Faccio una comunicazione di servizio, prima di entrare nel merito. Mi sono giunti dei commenti che reputo indegni di essere parte di una discussione così seria ed importante. Il fatto che non siano rivolti a me, ma sono in replica ad altri commenti, e che mi diano ragione, non mi permette comunque di pubblicarli. Sapete tutti che mi sforzo di dare a questo blog un’impronta di grande professionalità, e seppure altri in passato hanno consentito delle “discussioni vergognose”, questo non accadrà qui, dove passano solo informazioni utili e di qualità. Essere offensivi e lanciare accuse gratuite (oltretutto senza firmarsi), non è quello che reputo un confronto serio e costruttivo.
Spero di essere stato chiaro. Volete intervenire? Non importa se siete anonimi. L’importante è che lo facciate con argomenti seri e senza offendere nessuno.

Rispetto all’intervento di D’Ausilio, che ringrazio per il suo contributo, dico che lavorare bene senza lamentarsi, come fa lui, è l’esempio giusto per quanti cercano nel contratto di edizione solo di bypassare un percorso di crescita che – ahimè – è necessario.

In altre parole, se pensi di cambiare vita scopiazzando qualche concetto sulla ricchezza, senza avere la “prova provata” di quello che scrivi, e dandolo alle stampe di un editore, allora sei sulla strada sbagliata. Lo dimostra il fatto che dopo qualche settimana questi autori cominciano a vacillare e a mostrare i primi sintomi di un meschino pentimento. Perché? Perché non stanno guadagnando!

Non lo trovi assurdo? Non trovi che sia controproducente scrivere di strategie sulla crescita economica e poi lamentarsi di non stare a crescere per la scelta fatta?

Spero vorrai continuare questa discussione.
A presto
Carlo

Anonimo ha detto...

@ daniele
E' giusto provare tutte le vie disponibili, proprio per questo ho scelto lulu, perché non vieta di vendere i propri lavori al di fuori del sito.
E' naturale che solo con lulu il libro è molto probabile che non venda.
Per questo c'è da fare un lavoro di marketing a 360°, quindi blog, adwords, comunicati stampa, editori, email e, perché no, anche ebay.
Se poi un'editore mette a disposizione oltre 200mila contatti ben venga, ma se questi contatti non sono a tema col tuo lavoro non credo che si possano raggiungere risultati degni di nota.

Ho anche notato un'altra cosa, in Italia, purtroppo, molti paragonano gli e-book ad una truffa, non siamo ancora abituati a comprare materiale digitale, quindi mettendo a disposizione anche una copia cartacea si da l'impressione di maggiore concretezza.

Questo poi è solo quello che ho potuto constatare con la mia piccola esperienza, non mi ritengo esperto come voi e quindi è probabile che le mie siano solo impressioni personali e nient'altro.

Reputo comunque questa discussione interessante e spero possa continuare in modo costruttivo.

Anonimo ha detto...

Ciao Carlo sono Alex Billico, in quanto editore online, mi arrivano giornalmente ebook che parlano di una miriade di argomenti, sono abbastanza ferrato sul concetto vendita di informazione.

Valutando i progetti che mi mandano , tengo a precisare che io stesso leggo tutto quello che mi arriva e io stesso decido se pubblicare o meno un certo prodotto, poichè deve rispecchiare il mio target, cioè essere compatibile e molto fruibile per le mie liste.

Comunque valutando questo, vi elenco una serie di fattori che mi fanno scartare a priori numerosi progetti, e lo faccio per punti :

1 - mancano di originalità

2 - mancano di semplicità

3 - mancano i concetti

4 - mancano i sistemi

5 - mancano le prove

6 - mancano le competenze

7 - mancano le opinioni personali.

Questi sono alcuni dei punti che riscontro ogni qual volta mi metto a leggere un nuovo lavoro di chi vuole intraprendere la spettacolare professione dell'Info - Marketer.

Purtroppo questo porta a sminuire il mercato, e a non far credere alla gente comune che monetizzare il proprio sapere è davvero possibile, una cosa che voglio comunicare e sulla quale sto concentrando molte mie risorse è proprio il " Posizionamento " in un unica parola se dovessi descrivere le mancanze di oggi nel mercato online direi :

MANCANZA DI POSIZIONAMENTO.

Certo è che non si può parlare di posizionamento se non lo si conosce, non si può parlare di guadagnare online, se almeno non si guadagnano 5000 - 6000 al mese, non si possono insegnare cose se non le si sono vissute in prima persona e non si possono trasportare nella mianiera corretta, se alle spalle non vive uno studio approfondito.

Scusate se mi sono prolungato, purtroppo la gente in internet non ha ancora capito il significato di monetizzare e creare redditi, pensano che sia impossibile, io in soli 7 mesi ho aperto varie aziende online, e so benissimo che qualsiasi persona potrebbe modellare quello che ho fatto io, magari in altri settori, rendendo speciale ed unico il suo Business che ha in testa.

Nei Miei Coach e nelle mie consulenze aziendali, continuerò sempre ad insegnare agli altri come essere imprenditori di se stessi, e sapete perchè lo faccio ?

Semplice , Internet è grande e io nel farlo mi sento uguale a Internet.

Alessandro Cosimetti ha detto...

Il mio pensiero è totalmente in linea con quello di Billico (che tra l'altro saluto).

Sono solito condensare il tutto nella parola: COERENZA.

Tornando al discorso degli Editori sono d'accordo quando si dice che un buon "distributore" è un ottima alternativa qualora offra grande visibilità.

Questo perchè, come è stato menzionato negli altri commenti, non tutti hanno le possibilità economiche per una corretta ed efficace campagna pubblicitaria (PPC).

Al tempo stesso spesso neanche si conoscono gli strumenti gratuitimma pur sempre efficaci (blog, squidoo, comunicati stampa, ecc.).

Per concludere questo aspetto, credo che la cosa sia individuale.

Se riesci a portare tanto traffico, puoi avventurarti per conto tuo (Partita Iva permettendo).

Invece un altro aspetto non ancora trattato è quello di determinate clausole contrattuali.

In una mia passata esperienza editoriale, il contratto "blindava" l'autore in maniera troppo marcata lasciandoli poco spazio nella creazione di infoprodotti, in un secondo momento, per fatti propri.

Oltre al fatto di non mensionare minimamente il discorso di probabili "traduzioni".

Alessandro

Carlo ha detto...

Alessandro, intanto, grazie per essere intervenuto.
Tuttavia, ho paura che non sei coerente quando dici che "non tutti hanno le possibilità economiche per una corretta ed efficace campagna pubblicitaria (PPC)", se lo fai per giustificare il contratto editoriale di un autore che scrive sui temi del "guadagno online". Infatti, se non hai le possibilità - come dici tu - non hai nemmeno fatto l'esperienza giusta per scrivere qualcosa sull'argomento. Non trovi?

Altra cosa, invece, è scrivere su temi diversi dalla crescita economica (soprattutto quella online). Ma questo l'ho già detto nel post.

I contratti blindati? Anche qui non sei il primo (e nemmeno l'ultimo) ad esternare una perplessità quanto meno giustificata dal fatto di vedersi paralizzato sul piano della creatività. Il che è a dir poco indegno e vergognoso. Ma di questo voglio occuparmi con un post specifico, sul quale spero di avere il tuo contributo d'opinione.
A presto
Carlo

Alessandro Cosimetti ha detto...

Ciao Carlo,

il mio commento, quando parlavo del PPC era chiaramente inteso per gli autori che NON scrivono ebook sul come creare delle rendite di denaro, ma su altre argomentazioni magari non consone al mondi del web(benessere fisico, comunicazione, ecc.).

Non tutti gli autori possono essere esperti in PPC che, come ben sai, se non utilizzato adeguatamente potrebbe divenire un'arma a doppio taglio.

Sul fatto del "blindato" certo dipende da ciò che contiene il contratto.

Nel mio caso lo era, e di questo anche il mio legale se ne era accorto.

Attendo tue nuove news!

A presto!
Alessandro

Anonimo ha detto...

Sono daccordo con carlo. Certi autori non hanno proprio niente da offrire. Eppure c'è chi specula su di loro, illudendoli di chissà quali guadagni.

Spero che chi ha voluto replicare abbia voglia di dare spiegazioni ulteriori di quello che ha detto, altrimenti appare solo come un fantoccio pubblicitario che opera per conto di altri.
Ciao a tutti.
Gianpiero Storace

Anonimo ha detto...

Eheheh. Ho voluto replicare, caro Giampiero ma se ti riferivi a me, non credo di essere il "Fantoccio Pubblicitario" di nessuno. Si da il caso infatti, che con lo STESSO contratto Editoriale di Alessandro (perchè credo di capire che si riferisse al mio stesso Editore) non ho avuto alcun Limite (se non ovviamente quello di non ri-pubblicare quello stesso eBook da altre parti, ma questo è piu che normale). Ma questo non significa limitare le proprie creatività. Io come detto prima, ho diversi Siti Internet indipendenti,vendo Prodotti miei, Pubblico parallelamente eBook e Libri per CONTO MIO, ho dei MIEI Programmi di Affiliazione, insomma, potrei quasi essere definito un Concorrente del mio stesso Editore, ma non ho MAI avuto alcun tipo di Problemi (cosa che invece in qualsiasi altro caso credo che avrei avuto). Questo proprio a testimoniare la massima flessibilità che io almeno, nel mio caso, ho constatato. Invito ancora una volta a TESTARE prima di Giudicare in maniera Negativa.

Alessandro ha avuto una brutta esperienza e forse per questo parla in questo modo, è vero, ma se ben ricordo ci sono stati anche dei retroscena dietro, che ora non mi va neanche di ricordare con precisione o di scrivere perchè non mi riguardano e non mi permetto di dire se era dalla parte del torto o della ragione. Basta essere, come lui stesso dice, COERENTI. Pubblichi con Editore? Dove sta il Problema? Leggiti BENE il Contratto e decidi se le condizioni ti stanno bene, chi ti obbliga?

Sei TU a decidere, il Libro è TUO, è inutile vittimizzarsi perchè non è il caso. Puoi tranquillamente scrivere un Secondo eBook (Magari anche su un argomento simile ma con sfaccettature diverse), pubblicartelo da solo e DOPO valutare quale sia la strada migliore per la tua Carriera da scritture. Ma perchè pregiudicarsi una delle due possibilità? ;)

Per il discorso del PPC poi, sono completamente d'accordo con Alessandro, in quanto visto che spesso AdWords è proprio un'Arma a Doppio taglio se non la si conosce bene, come diceva, l'Editore ti garantisce un'enorme risparmio di Costo Pubblicitari (Carlo, se anche scrivessi un eBook sulla crescita Economica non vuol dire che devo per forze essere esperto anche di Pay-per-Click, no??) ;)

Alessandro Cosimetti ha detto...

Ciao a tutti,

e saluto anche Daniele, con la quale ci sono stati dei dissapori in passato, ma non voglio rimurginare e sono convinto che anche lui non voglia fare altrettanto.

Nella mia passata esperienza editoriale, non nascondo che ci siano state delle ingenuità da parte mia che il mio stesso legale mi ha rimproverato in un secondo momento.

Confermo che ci sono stati dei retroscena, tra cui varie telefonate intercorse tra me e la direttrice della Casa Editrice in cui venivo sollevato dagli impegni del contratto.

Oltretutto avevo interpellato un secondo Editore che, correttamente mi chiese di risolvere prima la questione con il primo Editore.

Ecco, il motivo per cui in seguito ci sono state telefonate intercorse anche tra di loro.

Poi, a titolo di cronaca non ho più pubblicato quell'ebook con nessuno dei due e ad oggi è "riposto" nel cassetto, mentre i miei futuri lavori verranno offerti gratuitamente.

A distanza di molte settimane, sulla scia di una serie di accuse verso la mia perosna (pubblicate sul loro blog) e subito dopo i miei tempestivi ed EDUCATI interventi, ho ricevuto la lettera del loro legale.

Ora non entro nei termini della questione, anche se vi assicuro che da questa vicenda ne esco a testa ALTISSIMA, soprattutto grazie all'intervento del mio studio legale che ha reso la cosa tangibile "nero su bianco".

Per il discorso dell'esclusiva, non è vero che in un secondo momento potrei pubblicare un lavoro leggermente modificato come contenuto ed argomentazione rispetto al primo.

Il loro contratto parla chiaramente di TOTALE ESCLUSIVA sull'ARGOMENTO(ho il contratto proprio sotto i miei occhi!).

Certo se pubblico con loro una guida su AdWords e successivamente per fatti miei una di CUCINA, non possono dirmi nulla.

Ma se mettessi online una sul SEO ad esempio?

Per concludere, l'alternativa dell'Editore è fattibbilissima, e non nascondo che possa essere una grossa opportunità.

Ognuno è libero di muoversi come meglio crede.

Magari a chi fosse interessato, consiglio di far leggere il contratto ad un legale prima di firmare.

Grazie

Alessandro

Carlo ha detto...

Vedi Daniele, quando dici che se anche scrivessi un eBook sulla Crescita Economica non vuol dire che devi per forza essere un esperto di PPC, mi trovi d’accordo. Ma anche qui dipende sempre dal punto di osservazione.

L’imprenditore è colui che fa soldi anche senza avere necessariamente le competenze specifiche richieste nei cicli produttivi della sua azienda. Se leggiamo il nostro codice civile – che, per quanto riveduto e riadattato all’evoluzione socio-economica, rappresenta comunque la straordinaria continuazione del Corpus Iuris Civilis romano (e questo lo dico per rimarcare la lunghissima tradizione di autorevolezza e di efficacia regolativa delle norme del codice) – l’imprenditore esercita professionalmente un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi.

“Attività economica organizzata”, appunto. Guarda che straordinaria locuzione !!!

L’imprenditore organizza il lavoro, non lo esegue. Soprattutto quando non ha le abilità tecniche per farlo. Per questo assume collaboratori. Il suo compito è quello di avere idee geniali, per il resto c’è sempre qualcuno che sa fare le cose tecniche. C’è sempre qualcuno che può occuparsi di PPC.

Morale: se usi il contratto editoriale per ovviare al PPC, non esprimi grande capacità organizzativa. E la gente non ti percepisce proprio come un mentore sulla crescita economica. Non trovi??

Anonimo ha detto...

Mamma mia, meno male che ho scritto un eBook su AdWords altrimementi la gente potrebbe pensare che non sono un vero esperto sulla crescita economica :D . Non lo so, Carlo la tua mi sembra una forzatura sinceramente. L'Imprenditore è una cosa, ma un AUTORE che scrive sulla Crescita Economica è un'altra.

Anzi, se mi permetti riprendo proprio il tuo Concetto: "Sono un Autore, scrivo un eBook sulla crescita economica perchè magari sono un esperto di scommesse online (faccio un esempio oviamente), ma non ne capisco nulla di PPC. Ed è PROPRIO PER QUESTO che con il mio Spirito Imprenditoriale capisco l'Utilità di Affidarmi ad un Editore, che ha grande visibililtià e con l'enorme quantità di Vendite sopperisce al mio eventuale Guadagno pieno e mi evita costi Pubblicitari."

Ti sembra forse che nell'esempio io stia mancando di capacità organizzative?? A me sembra tutto il contrario e i numeri poi lo confermano ;)

Carlo ha detto...

Che dire Daniele ... forse è una questione di consapevolezza. Chi non sa non sa di non sapere.

Non fraintendermi, non vuole essere una frase offensiva, non mi permetterei mai.

Quello che voglio dire è che forse la tua capacità organizzativa, messa in condizioni diverse, potrebbe darti veramente molto di più. E se non lo fai - credo - è perché non ne sei ancora pienamente consapevole. Questo è solo per chiarire il senso della mia frase "Chi non sa, non sa di non sapere".

Se posso darti un consiglio, leggiti "4 ore alla settimana" di Timothy Ferris. Potrebbe aiutarti veramente molto a recuperare quel tuo grande potenziale che io percepisco nelle tue parole.

Grazie per avere contribuito a questa magnifica discussione.

Anonimo ha detto...

Carlo,

io non ho trovato nelle tue parole nulla di offensivo e tra l'altro, avendo in passato avuto modo di fare due chiacchiere, sappiamo bene quanto sia la stima reciproca.

Credo che il fatto di essere di opinione diversa sia perfettamente normale e che non ci siano problemi, l'unica cosa che tengo a precisare e che la tua frase Chi non sa, non sa di non sapere", potrebbe valere anche per te. Del resto, come ho detto prima, io ho provato ENTRAMBE le strade dell'Editoria, per cui, almeno su questo, credo di sapere ;).

Buon Lavoro, Carlo e Auguri per il tuo Progetto!
Daniele

Carlo ha detto...

Rispetto all'esperienza, Daniele, credo di avere qualche anno in più di te. Anche se concordo sul fatto che molte cose ancora dovrò imparare nella mia vita.

Il business è insieme Tecnica ed Arte. Ad un uomo occorrono decine di anni per apprendere tutto ciò che c´è da sapere e forse altrettanti per dimenticarlo. Nella prima fase conta la disciplina, nella seconda il talento. Quando la sapienza è divenuta naturalezza, la crisalide dell´Uomo intraprendente si è trasformata nella rara farfalla dell´Uomo di successo. Questi, dopo aver tutto cercato, visto, conosciuto e poi dimenticato, solo allora giunge ad apparire se stesso.

Questa è la mia filosofia e, credimi, sono completamente proteso a raggiungere non la perfezione, ma l'autenticità assoluta.

Hai mai letto la mia storia, Daniele?

Tra gli editori con i quali ho collaborato posso citarti "Italia Oggi", "Il Sole 24 ore", la "De Agostini". Potrei andare avanti, Daniele. Anche qui, però, ti prego di non fraintendermi. Non ho mai fatto sfoggio del mio curriculum, se non per dare credibilità alle mie offerte. Ma se questa discussione serve anche a dare un'idea di cosa stiamo parlando ai lettori, allora trovo necessario far sapere quale sia il mio livello di competenza e con quale consapevolezza sostengo che non è credibile l'offerta di un "autore" - sulla crescita economica - che non sia imprenditore di se stesso.

Per il resto, penso come te che opinioni diverse siano ugualmente rispettabili.

Anonimo ha detto...

Ho letto in passato la tua storia, Carlo, ma cosa c'entra?? In questo Post non si parlava di Editori di EBOOK?? Le tue illustre Collaborazioni non erano inerenti a Seminari e Master per Dirigenti di Azienda? Anche perchè non mi risulta che gli Editori da te citati Pubblicano eBook ;)

Ad ogni modo non vedo perchè fare queste Citazioni, Carlo, non ho messo in dubbio la TUA Esperienza, ho solo citato le mie ;)

A presto
Daniele

Carlo ha detto...

Ecco, hai frainteso. E mi dispiace, Daniele.

Ascolta, tu hai detto di avere provato entrambe le strade, e per questo di poter sostenere il tuo punto di vista. Io ho aggiunto - devo ammetter con un tono forse equivocabile - solamente che se le tue esperienze ti sono servite a prendere una scelta del genere, le mie, che sono forse qualche dozzina di più, mi portano a dire il contrario.

E poi, in questo post si parlava di editori di eBook, ma per essere più precisi, si mettevano al confronto due modelli di business. Uno basato sull'autoproduzione, ovvero, sulla gestione imprenditoriale delle proprie idee; l'altra sulla promozione tramite editore e, quindi, sulla scelta di essere "autore". Il mio punto di vista è che sui temi della crescita economica, sui quali convergono tutte le esperienze di una persona (anche quelle off line), non possa esserci credibilità o, se vuoi, autorevolezza, da parte di chi opta, senza dubbio con grande fiducia, per il contratto editoriale. Perché? Perché chi sa fa ...

Il problema è nato dalle lamentele di molti autori, ai quali - forse era il caso di soffermarci più su questo - rivolgevo il mio biasimo consapevole. Capisci cosa intendo?

A presto

Anonimo ha detto...

Ciao Carlo e Ciao a tutti, è assolutamente fantastico trovare post con commenti cosi costruttivi, è questo l'Internet che mi piace, spiattellare le nostre opinioni e condividere i nostri pensieri in maniera costruttiva.

Perdonate la Premessa ma Amo la credibilità, e per averla negli anni ho fatto il diavolo a 4 e tutt'ora sto sudando per aumentare il mio Posizionamento.

Perchè dico questo ?

Semplice come immobilizzarsi davanti ad una donna con due occhi brillanti, che ti accecano, il motivo deriva dal fatto, che molte persone ( escludo i presenti ) scrivono cose copiate in giro per il web, e non hanno fantasia, appoggiandosi a colossi per avere immagine e popolarità.

In Quanto Project Manager di Internet Marketing, mi permetto di far notare che le capacità non c'è bisogno di scriverle, ma c'è bisogno di dimostrarle, io lavoro online da meno di 7 Mesi, e ad Oggi ho costruito Progetti uno dietro L'altro, e ho il cassetto che scoppia da quanti progetti originali ho ancora da offrire al mercato, ma non mi occupo di nulla, faccio solo la parte creativa e seguo tutti i miei collaboratori nella realizzazione, dicendo esattamente cosa voglio ottenere.

Anche questo è un lavoro, e posso garantire che chi mi conosce sa benissimo, che il mio lavoro è davvero questo, ma c'è un perchè, eh si .... io lo amo questo lavoro, io amo qualsiasi forma di business, e come me ci saranno molti professinisti che amano fare business, ma non conoscono la rete.

Ma se una persona che si avvicina ad Internet incappa in prodotti sbagliati, è la fine, non solo mia , ma di tutti quei liberi professionisti del Web che scrivono in maniera sensata e concreta di strategie che funzionano realmente.

Il Rischio da parte mia è solo questo, ma sono anche convinto di una cosa, che fortunatamente ci sono molte persone che fanno diversi tentativi, e riescono ad arrivare alle informazioni esatte, è per questo che nell'era dell'Informazione chi non è in grado di affrontare il Nuovo Mondo è destinato a crollare.

L'etica mi ha insegnato che il momento di prendere il treno passa per tutti, ma .......... per prenderlo, si ha bisogno di una preparazione che non tutti hanno e cosi dopo due fermate si cade dal treno, e ci si chiede tutta la vita il motivo.

Buon Business

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti, e complimenti per le costruttive riflessioni da voi esposte.
Ho da poco scritto un ebook, che uscirà prossimamente con il mio editore.
Vorrei porre una domanda sulla possibilità dal punto di vista contrattuale di lasciare all'editore i diritti per la pubblicazione digitale (appunto gli ebook) ed all'autore la commercializzazione cartacea classica.
Nello specifico il mio contratto non fa alcuna menzione, o meglio divieto di questa possibilità, ma seconde te Carlo, è possibile per me curare la commercializzazione nel formato tradizionale?

P.S. Il mio ebook tratta un argomento molto tecnico per il settore immobiliare, e sicuramente ha una nicchia diversa dall'oggeetto delle vostre parole.
Un saluto a tutti.

Anonimo ha detto...

Ciao Anonimo di quest'ultimo Post, credo di aver capito il tuo problema e te lo risolvo in pochissime righe.

Il contratto in questione dovrebbe rivolgersi solo al mercato digitale, poichè per pubblicare il tuo Ebook in formato cartaceo ci vogliono altre strutture pronte a fare determinati investimenti pubblicitari, che non hanno nulla a che vedere con la promozione online, che può comunque portare dei risultati, ma molto piccoli a confronto del libro cartaceo.

Il libro cartaceo in questo caso lo potresti autoprodurre tu stesso, affidando la distribuzione a terzi e percependo una % che stabilirai tu con loro.

Ci sono diversi metodi per farlo e ci sono sicuramente degli investimenti diversi di pubblicità, scusa la ripezione ma è da sottolineare.

C'è anche da dire che il Prezzo potrebbe essere molto più popolare a confronto agli ebook in digitale che trovi online, ma le vendite potrebbero raggiungere benissimo le 5000 copie se c'è una bella promozione alle spalle.

C'è da dire una cosa molto importante, nel momento in cui si firma un contratto con un editore di libri, questi prima di pubbliccarti ( e questo vale per qualsiasi autore ) si deve rendere conto del valore reale di mercato che ha il manoscritto che ha davanti, poichè i soldi della promozione li dovrà mettere lui, in prima battuta, a meno che tu non voglia investire un 50% di tutto il budget che lui deciderà di mettere a disposizione.

Perciò diciamo che tu puoi liberamente pubblicare il tuo Ebook in uscita anche per conto tuo in versione cartacea, cambiando addirittura il prezzo, sei tu l'autore del prodotto e l'investimento spetta a te, nel caso in cui decidi di appoggiarti a una distribuzione, allora le cose cambiano come ti ho scritto sopra ma cambieranno anche tutti i parametri sia di distribuzione che di pubblicità, che non avverrà in una sola battuta ma ci sarà un piano d'investimento proprio sul tuo libro, per farlo conoscere naturalmente al grande pubblico.

Spero di esserti stato utile.

Ti Auguro un Buon Business e ti invito personalmente ad una bellissima Intervista per parlare in Anteprima del Tuo Ebook e iniziare a promuoverlo già da adesso.

Grazie e Buon Business .

Alex Billico.