domenica 7 settembre 2008

Se l’editore pubblica gli eBook, io autore posso pubblicare il cartaceo?

Meno di un mese fa su questo blog mi sono occupato della questione editoriale degli infoprodotti, con un post - “Autoproduzione o contratto editoriale?” - che ha fatto discutere e che ha spinto molti autori a scrivermi in privato per avere maggiori chiarimenti.

Ad oggi, sul tavolo ci sono diversi argomenti: si va da quelli più scontati e soggettivi, come la disillusione di chi sperava di fare il botto e di cambiare vita (e qui ci sono tutti i motivi del mio primo post), a quelli più tecnici sulle clausole vessatorie (a favore dell’editore), sull’esclusiva, sull’efficacia regolativa dei contratti di edizione online rispetto al canale tradizionale dei libri cartacei etc..

Ho dovuto faticare un po’ per mettere ordine a quest’articolo. E di certo non ho potuto seguire lo schema della piramide capovolta per dare un’informazione rapida, concreta ed efficace. Ma vediamo insieme cosa ne è venuto fuori.

Cominciamo da uno degli ultimi commenti al famoso post della discordia, quello pervenuto in forma anonima in data 4 settembre 2008. Qui il testo integrale:

Ciao a tutti, e complimenti per le costruttive riflessioni da voi esposte.
Ho da poco scritto un ebook, che uscirà prossimamente con il mio editore.
Vorrei porre una domanda sulla possibilità dal punto di vista contrattuale di lasciare all'editore i diritti per la pubblicazione digitale (appunto gli ebook) ed all'autore la commercializzazione cartacea classica.
Nello specifico il mio contratto non fa alcuna menzione, o meglio divieto di questa possibilità, ma seconde te Carlo, è possibile per me curare la commercializzazione nel formato tradizionale?

P.S. Il mio ebook tratta un argomento molto tecnico per il settore immobiliare, e sicuramente ha una nicchia diversa dall'oggetto delle vostre parole.
Un saluto a tutti.

La questione che pone il lettore è molto interessante. Se firmo un contratto editoriale avente ad oggetto esclusivamente un eBook (formato digitale), lo stesso copre anche l’eventuale promozione e vendita del libro (cartaceo)?

L’oggetto è un requisito essenziale del contratto (V. l’art. 1325 del Codice Civile), e in questo caso consiste nel bene (eBook) dedotto per l’operazione economica.

Ebook e libro cartaceo sono due beni diversi (per natura, per mercato etc.). Questo vuol dire che se il contratto – come dice il lettore – realmente non prevede la commercializzazione di un formato non digitale (e quindi non estende il suo oggetto, inteso come qualificazione giuridica del contratto), l’autore può ritenersi libero di agire in altri ambiti.

Del resto, questo principio di libertà si ricava anche dall’interpretazione sistematica delle norme concernenti gli obblighi dell’editore. L’art. 1218 del Codice Civile, ad esempio, che parla della responsabilità del debitore, fa parte del complesso delle regole su cui si basa ogni azione di risarcimento del danno per inadempimento contrattuale. È, per intenderci, la prima norma che un autore può invocare contro il proprio editore inadempiente. E dice appunto che il debitore deve eseguire esattamente la prestazione dovuta.

In un contratto le parti assumono obblighi e pretese. Se l’autore cede i diritti in cambio delle royalties, l’editore li acquisisce, ma in cambio si obbliga a fare il suo lavoro (stampaggio, promozione, vendita, fatturazione etc.). Ciascuno deve eseguire esattamente la prestazione concordata, pena l’azione risarcitoria di cui all’art. 1218 c.c..

Ora, proviamo a semplificare il tutto con una domanda. Caro lettore anonimo, potresti fare causa al tuo editore per non avere promosso il formato cartaceo del tuo eBook? Se la risposta è sì (perché l’editore è tenuto per contratto ad occuparsi anche del cartaceo), allora non puoi sottrarti al contratto. Non puoi cioè occuparti in prima persona della promozione e della vendita del libro. Se la risposta è no, vuol dire che il tuo editore non è tenuto ad adempiere a quest’obbligo. E quindi sei libero di promuovere e vendere il tuo libro cartaceo. Perché se all’obbligo non corrisponde una pretesa, la sinallagmaticità della prestazione è limitata all’oggetto predefinito contrattualmente (eBook).

Aggiungo, tuttavia, che io non ho letto il contratto in questione e che sarebbe meglio farmelo visionare prima di fare qualsiasi considerazione. I contratti spesso sono il frutto di collaudate elucubrazioni tecniche che nascondono obblighi e limitazioni all’apparenza inesistenti. È sempre meglio consultarsi con un avvocato.

È bene inteso che un chiarimento di questo tipo – che auspico possa esserci anche da parte degli editori - restituisce speranza a quegli autori delusi dai risultati economici, che sentono per giunta il vincolo contrattuale come una vera e propria coercizione. Almeno così possono recuperare parte di quell’autonomia imprenditoriale e di pensiero che spesso non è solo gratificante, ma anche funzionale ed efficace (della serie, segui il tuo istinto).

Per il momento mi fermo qui. Gli argomenti sul tavolo sono ancora tanti. Ma cercheremo di affrontarli tutti. Promesso!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Carlo buongiorno e ti ringrazio per avere dedicato un apposito post al mio commento del 4 settembre.

Riflettevo in questi giorni sul come provvedere alla pubblicazione cartacea.
Nel momento in cui ho deciso di sottoscrivere un contratto con il mio editore, ero ben consapevole che l'ebook mi avrebbe dato una visibilità importante,
Ero altrettanto consapevole che il formato digitale occupasse ancora una fetta di mercato troppo piccola, seppur in forte crescita.

A questo punto mi viene una domanda da porti.
Assodato, che il contratto mi permetta la pubblicazione cartacea, l'impaginazione, il prezzo ecc. che io decido di applicare deve essere conforme all'ebook, oppure ho totale autonomia?

Il mio intento è quello di prendere una fetta di mercato più ampia.
Ti ringrazio, e continua così.
Un saluto.

Anonimo ha detto...

Ciao Anonimo, sono Alex Billico , rispondo in breve alla tua domanda .

Se sei Tu che investi il 100% della produzione cartacea e distribuzione puoi scegliere anche il prezzo che vuoi, ma visto che è impossibile a meno che tu sia autore, editore e distributore insieme dovrai attenerti a quello che deciderà il tuo distributore anche sulla parte di royalties che ti riconoscerà.

Spero di esserti stato di aiuto, in bocca al lupo .

Buon Business

Alex Billico

Anonimo ha detto...

Grandissimo post, Carlo. Sei sempre straordinario quando scrivi qualcosa.
All'anonimo, perché non ne parli molto chiaramente col tuo editore?
A presto
Angelo

Anonimo ha detto...

Ragazzi adesso vi dico come la penso anche se dovessi apparire poco cordiale e simpatico...la domanda è (riferito a chi si lamenta dell'editoria riferiti a prodotti sull'infoguadagno e solo a quelli!) "ma cosa vi aspettavate?" ma dico c'è gente che per crearsi la propria credibilità ha sudato e strasudato, lavorando, facendo test, creando giorno per giorno la propria presenza nel web ecc ecc ma stiamo parlando sul serio? davvero c'è chi si aspetta certi risultati con una pubblicazione del proprio ebook presso un'editore? io sono confuso a questo punto!
Se volete insegnare l'info guadagno fatelo con un'approccio diverso ovvero: "guarda caro utente la mia bella struttura, nota come ho un business ben avviato, ed ora constatata la mia inconfutabile sapienza a riguardo (con i fatti) in virtù di tutto questo adesso con il mio ebook ti insegno come fare!
Quindi in conclusione il vero etimo del mio pensiero è questo achi piaccia e a chi non piaccia!
" se sei un professionista in cio che pensi di insegnare" non hai bisogno alcuno di editori o ste figure simili! non ne hai affatto bisogno perchè è la tua struttura che ti darà cio che vuoi, se non ha una struttura operante...cambia lavoro, cambia nicchia, cambia argomenti e scrivi ebook su come preparare le tagliatelle al ragu!
mi firmo orgogliosamente
Giuseppe Grancagnolo...che non è ancora un affermato infomarketer ma ha un'alta percezione dell'etica!
Saluti!
Giuseppe